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Relazioni

Gli Uomini che Tradiscono di più

Gli uomini: istruzioni per l’uso (http://psicolab.net/2010/uomini-istruzioni-uso/) è il titolo di uno spassosissimo libro, e intelligente, della mia amica Valentina Crepax. No, non quella di carta, ma la nipote di Guido Crepax, ideatore del personaggio che porta il nome della mia amica e non viceversa. Valentina Crepax, quella vera, ci ha parlato dell’universo maschile delineando un bel po’ di caratteri, ad uso e consumo delle donne. Novantasei ritratti: il Geloso, il Burino, il Frustrato, l’Ottimista, il Giornalista e tanti altri ancora, dalla A alla Z, fino allo Zuzzurellone. Nessuna pretesa psicologica, solo quella di farci ridere e sorridere, con l’esperienza, la riflessione e un po’ o tanta sana ironia.
Ora viene pubblicata la ricerca dello psicologo Martyn Stewart, nella foto che apre l’articolo, il quale ha osservato niente di meno che cinquecento uomini (dai 18 ai 60 anni, per quattro anni di seguito), con lo scopo di stabilire chi tra loro sarebbe il più infedele. Dopo aver precisato che tutti hanno “un istinto primordiale al tradimento”, lo studioso inglese ci dimostra come ci sia chi riesce a controllarlo e chi ci riesce invece molto meno. Le tipologie da lui catalogate sono in tutto ventisette, suddivise ulteriormente in cinque grandi gruppi:
Traditori certi
Probabilità alta
Probabilità bassa
Probabilmente fedeli
Fedeli per forza.
Gli ultimi sembrerebbero da preferire, se la loro descrizione non ci dissuadesse alla grande. Sono divisi in due tipi: Mister Prudenza, colui che sta sempre lontano dai guai, e che non dev’essere un partner molto stimolante, e Coscienza Sporca, attanagliato dai sensi di colpa: tra la garanzia di non essere tradite e un simile compagno, meglio non dover decidere.
Proprio aiutare le donne nella scelta dell’uomo giusto sarebbe la finalità di questo studio. Ma la lezione che tiene il dott. Francesco (Marco Giallini) sulle tipologie maschili alle sue figlie nel film Tutta colpa di Freud sembra molto più agevole e sapiente!. Sono quattro per lui le categorie principali: gli Insoddisfatti, i Peter Pan, i Vorrei Ma Non Posso, i Buoni Belli e Intelligenti, che sono i più pericolosi, perché hanno avuto una madre che li ha fatti onnipotenti e ora non riescono a sostituirla con nessun’altra donna. Insieme, fanno il 95% dell’universo maschile. Il restante 5% sono quelli decenti: sta alle figlie ora, dopo questa illuminante spiegazione, iniziare una caccia al tesoro che si prevede sfibrante.
Ma Tutta colpa di Freud è una commedia; la ricerca del dott. Martyn Stewart no. Quanto può servire sapere, scientificamente, che tra i Traditori certi ci sono il Narcisista, Colui che prima agisce e poi pensa e il Camaleonte? Stewart sottolinea poi che l’intervento femminile non riesce minimamente a modificare la propensione al tradimento di nessuna delle ventisette tipologie maschili.
E all’eventuale accusa di sessismo risponde che sì, certo, sarebbe interessante iniziare uno studio anche sul tradimento femminile. Mentre il dott. Martyn Stewart decide se intraprenderlo o no, potremmo suggerirgli, per rendere il suo lavoro più completo, una bella ricerca sulla coazione a ripetere che spinge le donne a buttarsi sempre sullo stesso modello maschile. Freud ce l’ha spiegato, a suo tempo, ma di tempo, appunto, ne è passato e, d’altra parte, sentite cosa si chiedeva lo stesso Freud che di donne ne ha conosciute, e anche intimamente: “La grande domanda a cui non è mai stata data risposta e alla quale io non sono mai stato in grado di rispondere, a dispetto di trent’anni di ricerca sull’animo femminile, è: “Cosa vuole una donna?”.
Intanto, potremmo programmare la lettura dell’ultimo libro di Massimo Recalcati Non è più come prima: una bella riflessione su tradimento e perdono, a dispetto del metodo sperimentale di Martyn Stewart.

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Margherita Fratantonio