La crisi della Università nell’ambito della società della conoscenza è essenzialmente causata dalla insensibilità della accademia ai cambiamenti che hanno il loro fulcro in un profonda modifica della struttura organizzativa e trans-disciplinare delle conoscenze.
Il mantenimento della formazione specialistica delle lauree comporta che la ricerca sia troppo spesso fine a se stessa anziché fornire un contributo fondante dello sviluppo della società della conoscenza condivisa, cosi che il risultato è che, più aumenta la formazione professionale disciplinare più aumenta il livello di incomprensione del cambiamento cognitivo che necessita di contestualizzare e di sviluppare nella ricerca un pensiero critico e creativo.
Il cambiamento della società della conoscenza rispetto alla vecchia società industriale e infatti conseguenza che lo sviluppo sociale ed economico non ha più la sua funzione primaria basata sulla produzione materiale in quanto il sistema economico ha spostato la circolazione del denaro su i “beni intangibili”, tra essi hanno subito un elevato valore aggiunto nella fase attuale della economia della informazione l entertainement , cioè “tutto quanto fa spettacolo”.
La Università e la ricerca attualmente sono pertanto in estremo ritardo; infatti per mantenere i privilegi di categoria ha agito come un sistema chiuso proprio al fine di evitare nel comprendere il cambiamento sociale ed economico dove la produzione di ricchezza non è più fondata su un modello della vecchia societa industriale e della sua organizzazione del lavoro la’ dove si distingueva nettamente lavoro manuale ed intellettuale in professionalità gerarchicamente distinte.
Indipendentemente dalla impermeabilità accademica al cambiamento nella società contemporanea si è sviluppata una nuova divisione del lavoro favorita da un sistema di comunicazione interattivo delle conoscenze.
Inoltre assieme al superamento progressivo della società industriale di indole cognitiva meccanica, ormai in declino , si sta sviluppando un nuovo processo di produzione basato sulla ricerca e la innovazione delle scienze e delle tecnologie della vita dando luogo ad uno sviluppo bio-economico sintetizzato dalla strategia Europea denominata Knwoledge Based Bio-Economy (KBBE), dove la ricerca scientifica e tecnologica diviene l’ elemento centrale del cambiamento.
Adeguarsi al cambiamento necessita pertanto per le Università e la Ricerca, l’attivarsi nel modificare i criteri che la rendono chiusa al cambiamento della società della conoscenza basata sulla condivisione dei saperi ; ciò comporta una modifica strutturale sia delle lauree specialistiche, ancora basate sulle tradizionali e standardizzate suddivisioni disciplinari, in quanto le nuove strategie di formazione di dovrebbero consentire la formazione di competenze innovative ad elevata capacita di disseminazione del necessario rinnovamento trans-disciplinare dei contenuti della ricerca.
Infine la Ricerca Universitaria necessita oggi di essere finalizzata per potenziare la strategia della GREEN-ECONOMY, proprio per superare definitivamente il modello di sviluppo meccanico della società industriale ormai del tutto obsolescente.
La Università riattivandosi su questo profilo strategico di supporto alla GREEN-ECONOMY, potrà rinnovare il proprio ruolo di fonte del rinnovamento cognitivo, proprio in quanto il cambiamento della produzione non potrà essere solo il risultato del cambiamento tecnologico-produttivo, ma frutto di una risposta ecologica orientata al superamento delle concezioni e delle cognizioni meccaniche dell’era, che ormai induca al disastro ambientale, basata dell’energia derivata dal petrolio e quindi delle concezioni che sono state coniate ed ereditate dal passato dell’epoca industriale.