Erano allora già disponibili i lavori di Lorenz sulla risposta, manifestata dagli anatroccoli, del seguire un essere umano, ma anche una scatola di cartone o un pallone, i quali lavori dimostravano che in alcune specie animali può svilupparsi nei confronti di una specifica figura materna un forte legame, che va al di là della richiesta di vicinanza come richiesta di nutrizione, dato che questi uccelli non si cibano attraverso i genitori, ma catturando autonomamente gli insetti. Inoltre, Harlow aveva mostrato la preferenza dei piccoli macachi rhesus per un soffice sostituto materno artificiale che fosse in grado di offrire esclusivamente calore , rispetto ad un freddo simulacro di ferro in grado di nutrirli. Le reazioni delle piccole scimmie di Harlow che, private della presenza del simulacro di stoffa rappresentante la madre, “attraversano correndo la stanza e si buttano a faccia in giù, comprimendosi convulsamente la testa ed il corpo ed esprimendo con grida lamentose il loro sconforto”, sembravano anch´essi dimostrare una tendenza innata alla vicinanza, una vicinanza ricercata dal piccolo non per la soddisfazione dei bisogni alimentari. Infatti, la teoria dell´attaccamento “postula che la funzione biologica di questo comportamento sia la protezione, in particolare la protezione dai predatori”. Il mantenersi vicino ad un caregiver aumenta, infatti, la sicurezza e la capacità di esplorare l´ambiente, consentendo inoltre l´interazione sociale e la difesa.