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L’osservatore non influenza in alcun modo il comportamento che è interessato a studiare e anhttp:\\/\\/psicolab.neta il più possibile la soggettività, il risultato è una descrizione dettagliata e obiettiva, o etogramma, basato su comportamenti molecolari attraverso cui si giunge a individuare pattern complessi d’azione, ossia insiemi di comportamenti che hanno cause antecedenti e conseguen...

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Per validità ecologica si intende la caratteristica di una procedura di ricerca che misuri effettivamente ciò che presume di misurare. Una ricerca è ecologicamente valida quando l’ambiente di cui i soggetti fanno esperienza ha le caratteristiche che il ricercatore suppone o assume. Anche la ricerca di laboratorio può essere ecologicamente valida purché il ricercatore consideri il laboratori...

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L’osservazione è metodo elettivo per la valutazione e conoscenza del bambino, diviene obiettiva nella misura in cui viene condotta secondo procedure sistematiche, ripetibili e comunicabili. Osservare non è registrare fedelmente e direttamente la realtà, la pratica si fonda sempre su un’ipotesi di lavoro ed è un momento intermedio tra percezione e interpretazione del fenomeno; richiede di...

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Per tracciare lo sviluppo di una qualsiasi caratteristica, lo strumento adatto ad una età può essere totalmente inappropriato per una diversa età e ciò rende difficile esprimere il cambiamento psicologico in termini quantitativi e spiega perché esistono ancora descrizioni qualitative delle diverse età. L’età mette in risalto che il cambiamento si verifica in certi periodi in un certo modo...

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Vincoli metodologici: i risultati sono sempre funzione del metodo usato e le conclusioni tratte da qualsiasi ricerca sono condizionate. Per aggirare il problema si usano più metodi. Vincoli del campione: i risultati sono limitati dal campione scelto, idealmente il modello dovrebbe essere rappresentativo ma ciò che vale per una cultura può non adattarsi ad altre. Se conclusioni diverse son...

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Le diverse considerazioni a cui i ricercatori giungono possono essere funzione dei metodi scelti, risultati e tecniche usate per ottenerli non possono essere separati, ogni tecnica aggiunge al risultato ottenuto la propria caratteristica peculiare. Metodi longitudinali; esperimenti di laboratorio controllati; tecniche di intervista e questionari (self-reports); metodi osservazionali. Ricerca...

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L’attività di ricerca in psicologia dello sviluppo ha l’obiettivo di descrivere il “mutamento”, ossia la normale progressione dei cambiamenti nel tempo per individuare quali prestazioni o comportamenti sono tipici di uno specifico livello di età. È importante tenere in considerazione che il punto di vista assunto per spiegare determinati fenomeni va ad influire sul tipo di spiega...

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La teoria della comunicazione (Watzlawick, Bateson, Jackson), dagli anni Settanta in poi, si concentra sulla comunicazione come portatrice di informazioni non solo sul piano dei contenuti ma anche della relazione tra i soggetti, ogni comunicazione va oltre le parole dette, lo stesso silenzio rappresenta una forma di comunicazione. Viene data rilevanza all’intenzionalità che sottende ogni scambi...

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Bruner, (1956) precursore della scienza cognitiva, si interessa all’interazione tra strategie, quali abilità che consentono al bambino di padroneggiare il reale, inizialmente innate poi sempre più raffinate e rappresentazione come mezzo per interpretare l’ambiente circostante. Il bambino passa da una rappresentazione esecutiva in cui è determinante l’azione conosciti...

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La teoria dello sviluppo percettivo di Gibson, negli anni Cinquanta e Sessanta, pone l’attenzione sulla percezione come competenza necessaria per adattarsi all’ambiente e considera il suo sviluppo legato all’apprendimento percettivo che consiste nella capacità del bambino di esplorare, confrontare, ricercare e astrarre informazioni sugli oggetti e cogliere le relazioni. Tale capacità si ra...

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