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Il fattore più importante della conoscenza, quello che ci rende veramente umani è la memoria. “Senza la memoria” dice un suo eminente studioso “saremmo dei vegetali, intellettualmente morti” (1). La memoria però non è una sola, “si può dire che si trovi dappertutto nel cervello” (2). Quello che viene in mente di ieri sera non è lo stesso meccanismo dell’immagine ricorrente da p...

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La memoria è soggetta alla suggestione. Uno dei primi autori che si cimentò nello studio del fattore “suggestionabilità” nei bambini fu Atkinson nel 1946. egli suddivise la suggestionabilità in quattro categorie: 1) suggestione per autorità, 2) suggestione per associazione, 3)suggestione per abitudine, 4) suggestione per imitazione. Il ricordo di una situazione accaduta nel passato dipend...

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Esse si dividono in: anterograde accusate da chi ha subìto un trauma e non riesce ad acquisire nuove informazioni dopo tale evento e retrograde, accusate da chi ha subìto un trauma e non riesce a ricordare ciò che lo precede. L’origine dell’amnesia può essere organica (solitamente si tratta di amnesie anterograde) oppure psicogena (in questo caso si tratta in prevalenza di amnesie retrogra...

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Con memoria a breve termine intendiamo una forma di conservazione delle informazioni che dura poche decine di secondi, dopodiché le informazioni sono perse a meno che non vengano trasferite nella memoria a lungo termine. Secondo il modello di Atkinson e Shiffrin, esistono tre memorie: il registro sensoriale dove lo stimolo persiste in forma grezza per pochi decimi di secondo...

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La Nelson ritiene che memoria episodica e memoria semantica siano collegate da schemi particolari, gli script, rappresentazioni di sequenze di azioni che si ripetono regolarmente e che sono caratterizzate da ruoli e contesti socialmente condivisi (come giocare a carte, ordinare al ristorante, andare a scuola). Inizialmente i bambini costruiscono gli script come normali episodi per poi astra...

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Le strategie mnestiche facilitano la strutturazione della memoria in “pacchetti” (Bartlett 1932) che riuniscono conoscenze su oggetti, persone, situazioni, grazie ai quali possiamo comprendere il mondo. È importante distinguere tra memoria episodica, che si riferisce a fatti, eventi, oggetti legati ad esperienze dirette, e memoria semantica, che contiene le rappresentazioni dei...

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È interessante l’esperimento di Flavell, Miller e Miller (1993), in cui a bambini di 5 anni venivano mostrate delle figure familiari, tre delle quali venivano indicate dallo sperimentatore in ordine casuale. Ai partecipanti si diceva che avrebbero dovuto indicare le figure nello stesso ordine; l’intervallo era di 15 secondi, durante i quali si osservavano eventuali indizi di ripetizione. Quei...

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Le capacità mnestiche si ampliano moltissimo nel corso dell’età prescolare; inizialmente i bambini ricordano elementi concreti ed eventi emotivamente significativi della vita reale, ma se guardiamo alla rapida espansione del vocabolario dal secondo anno in poi, notiamo che essi possono ricordare anche materiale astratto: memoria, sviluppo linguistico e concettuale sono legati e inscindibili...

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Lo sviluppo della memoria non consiste tanto in un ampliamento dello spazio mestico, quanto nella crescita della capacità funzionale della memoria, nell’acquisizione e nel perfezionamento di strategie, nella crescita della conoscenza di base e della metamemoria. crescita della capacità funzionale della memoria: con lo sviluppo la velocità con cui le informazioni vengono elaborat...

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Si tratta di categorie, più o meno ampie, che comprendono elementi diversi fra loro, ma comuni per la caratteristica sostanziale che denota lo schema (lo schema “frutta” include elementi fra loro molto diversi come una mela e una banana). Quando riceviamo un’informazione, gli schemi guidano la nostra comprensione attraverso ciò che si dice aspettativa, ci aiutano ad archiviare le informazi...

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