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A differenza di Maslow, Chris Argyris ha messo in maggior evidenza il contrasto tra le esigenze dell’individuo e le esigenze delle organizzazioni classiche. Argyris elenca ed analizza i punti fondamentali del continuum di crescita psicologica che il soggetto si appresta a percorrere nel passaggio dall’infanzia alla maturità. L’approccio di Argyris si riavvicina qui alle Relazioni Uma...

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Abraham Maslow, uno dei principali autori a cui la letteratura fa riferimento, partendo dalla premessa che la motivazione di un comportamento nasce dall’universale tendenza a soddisfare determinati ordini di bisogni, sostenne che tutti noi possediamo cinque tipologie di bisogni diversi per grado di complessità e momento di manifestazione: i bisogni biologici, quelli di sicurezza, quelli sociali...

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Tra gli anni ’60 e ’70 negli Stati Uniti si svilupparono le teorie motivazionaliste o di realizzazione della personalità. I presupposti generali della posizione volontaristica consistono nel favorire lavori più ricchi di contenuti intelligenti e che procurino maggiori soddisfazioni coinvolgendo di più il lavoratore. La scuola motivazionalista si concentrò sull’importanza de...

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Verso la fine degli anni ’30, Chester Barnard modificherà sostanzialmente la tesi di Mayo restituendo all’organizzazione formale la funzione di sede privilegiata in cui gli uomini stabiliscono relazioni e rapporti di cooperazione. Rispetto al taylorismo che guardava all’aspetto della collaborazione tra lavoratori solo in funzione dell’economia dell’azienda, l’approccio delle Rel...

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L’unico vincolo umano nei ritmi di lavoro è costituito, secondo Taylor, dalla resistenza fisica ad uno sforzo prolungato. E’ proprio questa la via che le prime ricerche sul campo cominciarono a percorrere. Gli studi sulla fatica permisero ben presto di osservare che essa è associata al fenomeno della monotonia e che entrambe provocano un rallentamento dei ritmi lavorativi ed un abbass...

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Da un’analisi del taylorismo e dell’organizzazione scientifica del lavoro (OSL), possiamo estrapolare alcune caratteristiche che appaiono distintive di questo approccio: sono l’efficientismo, la ripetitività, la parcellizzazione e la standardizzazione del lavoro, la mancanza di discrezionalità e di contenuti intelligenti, la completa attenzione ad ottenere una produzione più intensa e uni...

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Il concetto di clima organizzativo è stato osservato da più di una prospettiva. Con l’era taylor-fordista nasce l’interesse per il lavoro, inteso come oggetto di studio. Si riconosce, infatti, a partire dagli studi di Taylor, l’importanza di definire le modalità di svolgimento di una determinata mansione oltre al fatto che la stessa mansione debba o meno essere svolta. Si comincia...

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Come al solito l’America è pioniera nello studio e nello sviluppo di materie finalizzate alla creazione di discipline da applicare in ambito aziendale e, come sempre, l’Italia impiega un bel po’ di tempo per assimilare e applicare determinati studi e concetti al proprio contesto organizzativo. Prendiamo il caso di Organizational Behaviour che, sviluppata circa quindici anni fa in America e...

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