fbpx

CAMPBELL J.P., DUNNETTE M.D., LAWLER E.E. III, WEICK K.E. Jr., Managerial behaviour, performance and effectiveness, 1970, McGraw-Hill, New York, (pp.390) DREXLER, 1977; O’DRISCOLL & EVANS, 1988; PAOLILLO, 1982; ZOHARD, 1980. EVAN W.M., A system model of organizational climate, in TAGIURI R., LITWIN G. (a cura di), Organizational… FOREHAND G.A., GILMER B. von H., Environmental...

Leggi di Più»

L’approccio culturale si differenzia dai precedenti in quanto prende in considerazione il modo in cui percezioni e interazioni vengono influenzate dalla cultura dell’organizzazione nella quale gli individui sono calati e approfondisce il modo in cui i gruppi osservano, interpretano e danno significato alla realtà attraverso la creazione di una cultura organizzativa. La cultura organizz...

Leggi di Più»

L’approccio interattivo vede il fondamento del clima nelle interazioni tra gli individui. Questo modo di intendere il clima pone in primo piano il processo relazionale, l’interazione tra contesto oggettivo e consapevolezza soggettiva, presentando proposte teoriche che tentano di mettere d’accordo l’aspetto psicologico e l’aspetto organizzativo insiti nel concetto di clima. L...

Leggi di Più»

Mentre l’approccio strutturale fa derivare il clima prevalentemente dalle proprietà oggettive delle organizzazioni, l’approccio percettivo pone la sua origine nell’individuo. Gli individui reagiscono e interpretano gli eventi, non solo sulla base di caratteristiche oggettive della specifica situazione o di elementi strutturali, ma prima di tutto a partire dalla loro coscienza soggettiva, da...

Leggi di Più»

Tutti gli autori che possono essere collocati entro questa area di studio si caratterizzano per l’attenzione posta agli aspetti oggettivi della struttura organizzativa, che vengono considerati come gli elementi che originano il clima. Le dimensioni dell’azienda, il grado e la modalità di presa di decisione, i livelli gerarchici, la tecnologia impiegata, i ruoli, le politiche, sono le co...

Leggi di Più»

Tra le due guerre mondiali, Kurt Lewin analizzò sperimentalmente l’importanza del gruppo e le potenzialità che si celano dietro l’osservazione e l’interpretazione delle sue dinamiche, segnando così già un importante traguardo rispetto all’impostazione di Taylor. La ricerca-azione di Lewin si rivelerà il modello di integrazione tra teoria e prassi ponendo il ricercatore nelle vesti di...

Leggi di Più»

Dai numerosi studi condotti sul clima organizzativo, emergono prove che autorizzerebbero a considerarlo come una realtà empiricamente verificabile. In realtà, però, esistono ancora molti interrogativi in merito a questo concetto, a come emerga, a come si formi. In particolare il problema ruota attorno alle modalità attraverso le quali gli individui, che sono sottoposti ad una vas...

Leggi di Più»

ARGYRIS C., Management and organizational development. The path from XA to YB, New York, McGraw Hill, 1971 ARGYRIS C., Some problems in conceptualizing organizational climate: a case of study of a bank, Administrative Science Quarterly, 1972, (pp. 501-520) BARNARD C.J., Le funzioni del dirigente: organizzazione e direzione, Torino, UTET, 1948, (p.136) BLAUNER R., Alienation and...

Leggi di Più»

Continuando sulla scia del soggettivismo, nel 1977, comparve un interessante articolo scritto da Lyanne Zucker che rivendicò la necessità di partire, nello studio delle organizzazioni, dal punto di vista dei soggetti. La Zucker prese le distanze, in particolar modo, proprio dal funzionalismo di Parsons e dalla sua tendenza a considerare le organizzazioni come entità esterne e indipendent...

Leggi di Più»

La dimensione soggettiva e in particolare i processi cognitivi degli individui sono considerati gli elementi che danno senso alla cultura e a qualsiasi realtà esterna secondo il pensiero di Karl Weick. Questo autore, uno dei più importanti del pensiero organizzativo contemporaneo, sostenne, nel 1976, che la realtà è priva di senso se la consideriamo a prescindere dal significato che gli...

Leggi di Più»