Nel passaggio tra la società della informazione alla società basata sulla conoscenza, cambia il rapporto tra cultura ed innovazione. Possiamo infatti constatate come la crescita esponenziale di trasferimento quantitativo informazioni economiche, scientifiche e tecnologiche, ottenuto sia con l´ utilizzazione del mass media e di internet, non sia riuscito fino ad oggi a tradursi in un cambiamento produttivo della piccola e media impresa, in maniera da indurre una crescita sociale e produttiva della qualità delle conoscenze
La Economia della Conoscenza infatti non emerge solo per tramite il trasferimento tecnologico, ciò in quanto quest´ultimo rappresenta solo l’innesco di un sistema complesso di cambiamento nel quale la innovazione tecnologica, è necessaria, ma di fatto non è sufficiente a modificare la mentalità della gente in favore di un effettivo sviluppo della economia della conoscenza. Infatti per la effettiva attuazione della economia della conoscenza è divenuto necessario innanzitutto creare delle attività specificatamente finalizzate a mutare e far evolvere il paradigma di riferimento cognitivo; pertanto le direttrici dello sviluppo innovativo passano per il superamento di una ormai obsoleta impostazione “meccanica quantitativa”, verso il nuovo paradigma basato sulla dimensione di crescita della qualita’ della vita in ogni suo aspetto e prospettiva. In tal guisa diviene possibile modificare gradualmente, le abitudini, le consuetudini, i desideri, i bisogni, le motivazioni ed i comportamenti della gente, cosi che risulti effettivamente fattibile il costruire nuove forme di business e di comunicazione e di sviluppo della scienza e della tecnologia a seguito del fondamentale cambiamento del paradigma di riferimento cognitivo.