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Scuola

L’Importanza di uno Screening precoce nei Disturbi dell’Apprendimento

A. è una bambina che frequenta la seconda elementare e si impegna tantissimo, ma non ha ancora automatizzato l’abilità di letto-scrittura e, ogni volta che si trova davanti a un compito che prevede l’esercizio di tale abilità, fa un sacco di fatica, dovendo esercitare un’attenzione volontaria in compiti che di solito vengono eseguiti da un’attenzione automatica, con un conseguente dispendio di energia. Gli insegnanti notano che A. ancora non sa leggere e si fa aiutare molto dalla compagna di banco nei compiti, sia a scuola che a casa, pensano però che è ancora piccola e col tempo migliorerà. Da uno screening effettuato a metà della seconda elementare emerge che A. ha un’intelligenza nella media, ma nella lettura ha grosse difficoltà, in particolare non ha alcun monitoraggio (non corregge gli errori che fa), fa molti errori di anticipazione, è molto lenta, si rende evidente perciò l’importanza di un intervento immediato e precoce per ottenere un maggior recupero.
I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) interessano circa dal 3% al 5% della popolazione italiana e, se non vengono affrontati in maniera adeguata, possono portare a conseguenze psicologiche, emotive e sociali (es. nausea, cefalea, irritabilità, inibizione in tutte le attività in classe, isolamento ecc….).
Questi disturbi sono caratterizzati da un blocco o un rallentamento più o meno significativo nell’elaborazione dello stimolo, e da un rallentato ritmo di apprendimento, in bambini le cui abilità cognitive sono intatte, se non con livelli superiori alla media.
Queste difficoltà vengono spesso confuse con i comportamenti tipici dei bambini svogliati, che potrebbero fare di più ma non si impegnano abbastanza, così il problema viene sottovalutato e individuato in ritardo.
Il riconoscimento precoce di un DSA risulta invece essere un obiettivo importantissimo perché accelera eventuali interventi abilitativi, che hanno un “periodo sensibile” (finestra evolutiva), in cui sono efficaci al massimo, che poi tende a ridursi rapidamente col tempo fino a scomparire.
Attraverso uno screening a tappeto nelle prime classi della scuola elementare, con l’uso di strumenti standardizzati, si posso individuare i bambini che presentano una compromissione dei prerequisiti per l’apprendimento della letto- scrittura. Lo screening si basa su alcune prove collettive da somministrare all’intera classe, solo successivamente, ai bambini deficitari in tali prove, andrò a fare ulteriori prove specifiche di approfondimento. Lo screening porta alla segnalazione dei bambini a rischio, serve per far emergere i casi “sommersi”. Se, attraverso tale valutazione, venissero individuati bambini compromessi a livello dei prerequisiti per l’apprendimento della letto- scrittura, sarà possibile pianificare un intervento abilitativo mirato ed individualizzato.

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Elisa Parigi