In Italia, attualmente, non esistendo una prefigurazione condivisa sui ruoli professionali degli operatori di orientamento, accade che le figure preposte a tali attività siano professionalità differenti, a volte provenienti da settori completamente diversi, con competenze diverse, che devono adattarsi a ruoli e organizzazioni poco chiari e poco consolidati. Per questo spesso, nella realizzazione di attività che corrispondano a medesimi bisogni degli utenti, non esistono orientamenti condivisi, o, viceversa, con la stessa denominazione sono indicate attività diverse che richiedono anche diversi ruoli professionali. Sulla base di tali considerazioni emerge con forza l´urgenza di un modello di competenze e professionalità condivisibile su scala nazionale.
La proposta ISFOL scarta la possibilità di una figura unitaria di orientatore che andrebbe a ricoprire funzioni molto diverse le une dalle altre con il rischio di legittimare un profilo troppo generico e inadeguato per rispondere ai bisogni diversi di clienti che fanno riferimento a sistemi diversi in momenti/esperienze diverse di transizione che riguardano i percorsi formativi, il passaggio dalla formazione al lavoro, le esperienze di lavoro. Per questo essa individua quattro ambiti professionali, tre funzioni hanno a che fare con l´erogazione di interventi rivolti direttamente all´utente (cioè di sostegno al processo spontaneo di auto-orientamento della persona), mentre la quarta funzione risponde a bisogni di analisi e progettazione delle azioni in una logica di sviluppo sia intra-sistema che inter-sistemi:
1. operatore dell´informazione orientativa con funzioni di accoglienza e filtro, erogazione di informazioni, attività per favorire l’apprendimento di abilità sociali quali ad esempio le tecniche di ricerca dei lavoro. Le principali competenze proprie di questa figura sono quelle relative alle aree Relazione interpersonale, Promozione e marketing (dei servizi), Informazione, Informatica e nuove tecnologie
2. tecnico dell´orientamento con funzioni di accompagnamento in itinere (tutorato/monitoraggio orientativo) nei percorsi (di scolarizzazione, di formazione, di ricerca dei lavoro, di inserimento lavorativo, etc.). Le principali competenze proprie di questa figura sono quelle relative alle aree Presa in carico e tutorato individuale, Gestione di gruppi intra ed interorganizzativi, Lavoro di rete
3. consulente di orientamento con funzioni di supporto dei processi decisionali in corrispondenza delle scelte scolastico-formative e della maturazione di progetti professionali verso il lavoro o sul lavoro. Le principali competenze proprie di questa figura sono quelle relative alle aree Analisi dei bisogni e delle risorse individuali, Gestione della relazione di aiuto, Strumentazione diagnostica, Intervento nelle organizzazioni
4. analista di politiche e servizi di orientamento con funzioni di assistenza tecnica alle istituzioni e ai sistemi nella fase di definizione delle politiche di orientamento, promozione e sviluppo delle reti territoriali, costruzione di piani di intervento, coordinamento di servizi dedicati, progettazione di interventi, analisi dei fabbisogni di formazione/aggiornamento degli operatori, consulenza alla gestione/pianificazione delle risorse economiche per interventi di orientamento, verifica, valutazione e monitoraggio degli interventi. Le principali competenze proprie di questa figura sono quelle relative alle aree Progettazione di interventi complessi, Promozione delle risorse locali, Coordinamento di strutture/servizi.