Il significato etimologico del termine Psicologia è forte, al punto da essere imbarazzante: Scienza dell’Anima. Laddove quest’ultimo termine va inteso in senso lato: la mente. Come a significare che si tratta dello studio della immensa quantità di pensieri scaturiti nella stessa esistenza, i quali conducono ai comportamenti. Essi costituiscono una tale vastità da non poter essere contenibili in nessun luogo, per quanto ideale. Così, l’individuo umano possiede uno spazio composto da ogni minima sensazione, ogni emozione che lo ha lambito nel declinarsi dell’Esistenza.
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Ne fa parte tutto quello che quel certo individuo ha percepito, dando vita alla sua entità di uomo, fino a comporre il suo universo. La gran parte di questa vastità ci è ignota. Per sua natura, l’essere umano ha difficoltà nel distinguere gli argomenti che lo costituiscono, al punto che le parti più fragili sono quelle che l’uomo tende a considerare come una semplice conseguenza dell’ambiente, mentre si tratta della propria, personale visione di esso; maturata allo scopo di opporsi con i propri mezzi a quello che suscita il timore di vivere. Qualunque esso sia.
In realtà nella vita si espone una personalità aggressiva, rabbiosa, rancorosa o viceversa benevola, senza riuscire a rendersi conto che tutto questo costituisce la propria, personale difesa rispetto alle paure. Per questo motivo la stessa personalità può essere considerata il modo di reagire (difendendosi) alla realtà che ci circonda.
L’uomo ha difficoltà a valutare gli aspetti dell’esistenza, se non dal proprio personale punto di vista, e maggiore è la forza con cui proclama di avere la verità, maggiore è il suo disagio. Per questo, ogni nevrosi rappresenta un rimedio ad un malessere che non si è potuto vincere.