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Perché le Ragazze si Innamorano delle RockStar?

La musica e l’evoluzione della specie
I musicisti sono padri biologici ideali. Le donne sono attratte dal loro DNA. Ma c’è qualche controindicazione.
La modella Kate Moss potrebbe permettersi qualsiasi uomo sulla terra, ma è innamorata pazza del cantante Pete Doherty, leader della band inglese dei Babyshambles. E questo nonostante i problemi di Doherty con la giustizia inglese e con le droghe. Kate non è l’unica, perché i i musicisti tra le donne riscuotono ancora più successo dei calciatori. Basti pensare alle coppie più in vista: la soubrette Elenoire Casalegno e Omar Pedrini, Nicole Kidman e suo marito Keith Urban o ancora Claudia Gerini e Federico Zampagliene di Tiromancino. Senza dimenticare la coppia composta da Gwyneth Paltrow e Chris Martin dei Coldplay. Ma qual è la ragione di tanto fascino? La fama? I soldi? No, i loro geni. Perché le note con cui le rockstar giocano esprimono la creatività del loro dna. Ed a questo che le ragazze non sanno resistere.
I GENI DEI MUSICISTI ESPRIMONO CREATIVITÀ
Se le barriere dell’inibizione cadono di fronte a una chitarra e a una voce roca, è colpa di un “richiamo atavico”. È quello che sostiene Daniel Levitin, psicologo cognitivista che insegna alla McGill University di Montreal, in Canada. Unendo la sua esperienza di neuroscienziato ed ex produttore musicale, Levitin ha da poco pubblicato This is your brain on music: the science of a human obsession (Dutton/Penguin), un libro in cui spiega gli effetti della musica sul cervello e il suo influsso sull’evoluzione dell’uomo. «La musica segnala buona salute fisica, intellettuale e sessuale a una potenziale compagna: gli uomini che sanno comporla e interpretarla sono percepiti come creativi, cioè “migliori” per portare avanti la specie», dice Levitin. Secondo questa teoria, quindi, il fatto che siano famosi non c’entra http:\\/\\/psicolab.neta. Passare ore a cantare e ballare esige resistenza fisica e creare nuove composizioni richiede flessibilità mentale. Il messaggio che le donne colgono è che i “creativi” sono padri biologici ideali. «La Natura ha deciso di dare quest’intuizione alle donne, perché le donne devono creare gli uomini del futuro», spiega Alessandro Bertirotti, professore di sociologia dell’Università di Firenze e unico biomusicologo italiano. Cioè l’unico esperto italiano di biomusicologia, una disciplina, nata nel 1991, che studia la musica dal punto di vista biologico, evolutivo e neurologico.
MA PER CRESCERE I FIGLI SERVE BEN ALTRO…
Tuttavia sembra che le ragazze scelgano una rock star per mettere al mondo un figlio, ma non per crescerlo. Queste le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori delle università del New Mexico e della California. L’esperimento, pubblicato sulla rivista Human nature, consisteva nel mostrare a 41 donne tra i 18 e i 36 anni immagini di uomini: molto ricchi da una parte e meno ricchi, ma creativi, dall’altra. Gli autori della ricerca, Martie Haselton e Geoffrey Miller, hanno così scoperto che le candidate hanno scelto le immagini degli artisti più “poveri” quando si trovavano nella fase fertile del ciclo mestruale, quelle degli uomini d’affari quando erano in fase non fertile. Questo significa che i musicisti sono perfetti per una storia d’amore e anche come padri biologici (i loro geni verranno passati ai figli), ma non come genitori. «Per le relazioni lunghe e il ruolo di genitori è più importante la capacità di dare protezione e cura alla famiglia», spiegano i ricercatori. I geni dei “creativi”, però, sono quelli che maggiormente attraggono le donne dal punto di vista sessuale. Un po’ come le caratteristiche fisiche maschili che secondo le ricerche statunitensi piacciono di più: l’altezza, i muscoli del torace e la mascella forte.
LA MUSICA ATTIVA IL CENTRO DEL PIACERE
Il motivo per cui ci innamoriamo di una canzone e del suo autore è il cervelletto. Daniel Levitin ha condotto alcuni studi con l’aiuto della risonanza magnetica. Ne è risultato che, quando un pezzo musicale ci emoziona, la zona del cervello che viene attivata non è solo la corteccia uditiva, ma anche il cervelletto. «Quest’area viene stimolata dalle emozioni, perché si attiva solo quando ascoltiamo melodie che ci piacciono», dice lo psicologo. Per quanto riguarda i sentimenti, poi, la musica è un linguaggio più efficace delle parole. «È strettamente legata all’amore e all’eccitazione. A differenza degli uccelli e delle balene, gli umani non producono suoni “di accoppiamento” ed hanno bisogno di strategie per attirare il partner. Perciò usano la musica». Per una coppia, questo può voler dire scegliere una canzone del cuore. Per un uomo, cantare la serenata o mettere in sottofondo un disco di Robbie Williams. Le rockstar, invece, non hanno di questi problemi: loro fanno musica e, in prima persona, attivano i centri cerebrali del piacere. A quel punto entra in circolo la dopamina, il neurotrasmettitore che è responsabile della sensazione di euforia e soddisfazione. Spiega Levitin: «I centri del piacere stimolati dalla musica sono gli stessi che si attivano quando si vince qualcosa, quando si ha un orgasmo, quando si mangia la cioccolata».

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