Il bambino durante il suo sviluppo può evidenziare atteggiamenti aggressivi, che in genere non sono presi molto in considerazione dai genitori e dagli educatori che credono nella loro non competenza in materia che saranno superati con l’età. Dati scientifici invece ci dimostrano e sottolineano che nell’ambiente in cui vive il bambino privo di sufficienti supporti educativi, a svilupparsi saranno solo le capacità offensive del bambino che sfociano più delle volte nell’aggressività. È fondamentale che L’atteggiamento aggressivo che sfocia in violenza deve essere preso seriamente in esame a qualsiasi età dai più piccoli agli adulti compresi.
Il termine scientifico del comportamento violento nei bambini è dovuto da molteplici estensioni di comportamenti : manifestazioni di rabbia, assalto attacco improvviso e violento fisico, far male agli altri,usare violenza verso gli animali, essere piromane distruzione delle cose proprie e vandalismo
la letteratura scientifica stabilisce che l’aumento del rischio comportamentale che sfocia in violenza nei bambini la causa è dovuta ad una serie complessa di fattori che includono la vita personale del bambino nei comportamenti aggressivi; realtà pregresse di abusi , violenza fisica nell’ambito familiare come anche l’abuso psicologico;genitori alcoolisti o tossicodipendenti; famiglie formate da un solo genitore; ereditarietà familiare; quoziente intellettivo modesto ed altre cause e/o concause. Le persone vicine a questi bambini (famiglia e scuola)devono porre molta attenzione a questi segnali di allarme nelle manifestazioni di comportamenti “strani” , perché questi spesse volte sono da riferirsi al preludio di comportamenti che sfociano in maniera violenta: collera ; perdita del proprio controllo con reazioni impulsive; o al contrario frustrazione.,disagio
Di fronte ad un bambino aggressivo sia gli educatori che i familiari e gli specialisti devono lavorare in team e con grande sintonia fare “gioco di squadra”.Studi scientifici hanno stabilito che molti dei comportamenti violenti possono essere inibiti se i fattori di rischio a loro volta, vengono completamente eliminati. .L’esperienza condotta dal gruppo di lavoro “team di specialisti”ci sottolinea che è necessario cambiare in primis lo stile di vita dei genitori e quando ci sono i propri figli ridimensionare o anhttp:\\/\\/psicolab.netare del tutto le condotte violente nei confronti del proprio patner,inoltre altro fattore da seguire e se il bambino viene meno esposto alle informazioni di violenza sociale attraverso i mass media e , TV e video games con giochi violenti questo agevolerà enormemente il loro benessere psicologico. Altra sintomatologia che preoccupa i genitori e gli insegnanti e quando l’aggressività e la violenza si trasformano in disturbo “ multifattoriale” cioè l’ iperattività..Questo disturbo si manifesta nell’età evolutiva è colpisce 4 bambini su 100, ed è in forte aumento in percentuale maschile.
La malattia ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) di natura solitamente ereditaria, è causata dal disordine dei neuro trasmettitori cerebrali che governano il controllo dell’attenzione che spesso si associa anche l’ iperattività secondaria, causata a sua volta dal disordine cerebrale dando luogo all’impossibilità di “ filtrare” gli stimoli sensoriali che gli tempestano continuamente.
Le conseguenze della iperattività va ad incidere sul grado di attenzione e quindi sulla concentrazione che si presenta alquanto http:\\/\\/psicolab.neta, e tutto andando a scapito del rendimento e sul profitto scolastico del bambino.
. Nell’ambito motorio questi bambini non riescono a star fermi e seduti tra i banchi , si evidenzia un’ ipercinesia caratterizzata da disturbi di ansia e cambiamenti dell’umore.
Il DSM-IV (manuale diagnostico statistico dei disturbi della sfera mentale) nel parlare del bambino iperattivo indica che i sintomi manifestati devono aver termine alla soglia dei sette anni ,nelle percentuali dei quadri clinici incide spesso il maschio. Per tali motivi è indispensabile individuare presto la patologia e intervenire da parte di medici e psicologi tempestivamente sul disturbo per evitare comportamenti antisociali e turbe psicologiche in futuro e quindi la migliore medicina per questi bambini che mostrano tali disagi di comportamento vanno seguiti con amore, dedizione, attenzione, generosità e pazienza, nonché con grande competenza e, quando necessario, con l’ausilio di esperti psicologi e medici.
Le caratteristiche del disturbo ADHD
Iniziando dalla scuola di base , è importante riconoscere il bambino ipercinetico che, oltre ad essere costantemente in movimento, appare più immaturo rispetto ai coetanei, non rispetta le regole, è insofferente, spesso mostra atteggiamenti provocatori e, quando gli si parla, sembra non ascoltare.
Alla scuola primaria il comportamento tende purtroppo a peggiorare per l’effetto dell’aumento di regole e di richieste cui il bambino è sottoposto. Aumenta anche il rischio che questi bambini vengano “marchiati” perché disturbano, fino alla richiesta di un insegnante di sostegno. Questo atteggiamento extra-familiare influisce negativamente sulla auto-stima peggiorando la situazione: il bambino, infatti, sentendosi nei confronto degli altri insicuro,di conseguenza non potrà che aumentare la sua iperattività, mostrando comportamenti di sfida e di totale disinteresse verso le punizioni inflitte
Dal punto di vista delle capacità cognitive, il bambino iperattivo ha un’intelligenza nella norma o persino superiore alla media : gli apprendimenti e le relazioni sociali, infatti, sono scarsi perché è il comportamento a comprometterli, ma non le potenzialità di base.
Tra i fattori di rischio vi sono:
• familiarità per la sindrome da deficit di attenzione con iperattività;
• storia familiare di alcoolismo;
• presenza di una madre con problematiche depressive;
• sovraffollamento familiare;
• conflitti tra genitori e conseguente incapacità a stabilire regole di comportamento.
Il quadro dell’iperattività si può descrivere considerando le sue caratteristiche peculiari:
a) difficoltà di concentrazione,assenza dell’attenzione ,distrazione frequente
In linea di massima si può affermare che i soggetti ipercinetici hanno scarse capacità di attenzione. Ma forse sarebbe più opportuno dire che essi hanno modalità di attenzione peculiari: hanno difficoltà nel circoscrivere l’attenzione su un qualcosa, ad esempio un compito in classe, per tempi lunghi e le modalità tendono a distrarsi con grande facilità, a stancarsi velocemente ad un’attività che ritiene noiosa e monotona, ma al tempo stesso possono essere inverosimilmente attenti e capaci di fronte a compiti che richiedono tempi rapidi , reazioni veloci, verso i quali sviluppano una spiccata motivazione, perché gli procurano una forte eccitazione. Spesso i genitori di bambini iperattivi con deficit dell’attenzione narrano le “performances” dei propri figli con la facilità di soluzione di giochi di simulazione al computer nella quale necessita un’attenzione molto alta ma rapidamente mobile.
b) iperattività
I bambini con ipercinesia appaiono a prima vista quelli che “divorano ” gli stimoli a velocità multipla, fanno tutto di corsa, ogni cosa e esperienza è vissuta in maniera frettolosa, fanno tante cose in modo simultaneo, sempre pronti come sono a ricevere un input come l’attivatore del loro essere in toto: mente e corpo. L’idea si trasforma subito in pratica, non si evidenzia ne mediazione ne inibizione. L’emozioni sono spesso volte esagerate scaturendo reazioni immediate e poco opportune, sia in senso distruttivo, sia in senso positivo: tutto viene amplificato e direttamente agito.
c) impulsività
nel bambino iperattivo sembra quasi impossibile pensare prima dell’azione . Come molti autori dicono, ogni impulso tramesso viene tradotto in varie serie di comportamenti non sempre idonei, anzi spesse volte si manifestano in forme di costernazione per chi se ne deve far carico. Non si vuol dire che questi bambini non riescono ad apprendere le “buone maniere”, teoricamente ne sono a conoscenza, ma nell’agire sono un incessante inondazione di idee, impulsi, sensazioni, intuizioni, etc. senza la mediazione di un “self-controll” cioè l’Io cosciente che da luogo ai comportamenti rispetto agli obiettivi, il snc (cervello) del bambino iperattivo in modo veloce traduce le sue idee in attività motorie (movimenti, scatti, manipolazioni, esplorazioni, contorsioni, smorfie, salti, e tante altre azioni ).
d) frustrazione
Il bambino iperattivo ha molte difficoltà a perseguire un obiettivo specifico per periodi lunghi posticipando la gratificazione del raggiungimento finale dell’obiettivo. Spesse volte riesce a portare a termine un po per volta lo stesso compito assegnatogli senza dover rinunciare il premio (elogio, caramelle,giocattoli,ect da parte delle persona che gli ha affidato il compito), perché preferisce ricevere in breve tempo e subito il premio. Questo fattore, secondario di fatto, ha invece si rivela di un’importanza primaria sulla tipologia comportamentale sul bambino iperattivo. difatti oppresso da compiti che richiedono troppo tempo per il suo carattere,e infastidito dai continui rimproveri e note di condotta , ultimatum, acquisirà ben rapidamente nell’usare strategie adatte per bypassare a ciò al cospetto di impegnarsi a utilizzare metodi idonei nel raggiungere in maniera fattiva e gioiosa l’obiettivo .
A mio avviso grande è la funzione della scuola e il ruolo della famiglia che hanno l’obbligo di lavoro in “team”ognuna nelle proprie competenze realizzando un efficace resoconto atto ad evitare quelle frustrazioni ed insicurezze se si continuerà all’impazzata a riempirlo di rimproveri o piuttosto di aspettative molto impegnative , ponendolo a vere competizioni e sempre appariràsconfitto con peggioramento della sua fragilità psichica intensificando le frustrazioni.
Da quanto detto , vi sono di recente dei risultati molto incoraggianti portati avanti da ricercatori presso l´Università in Florida. Dove al contrario ci dicono in questa ricerca che bambini iperattivi hanno maggiore capacità a concentrarsi se riescono e gli danno modo a muoversi a scuola e a casa
Vietare l’attività motoria ai bambini affetti da patologia ADHD con disturbo dell’attenzione ed dell’iperattività potrebbe rivelarsi fortemente dannosa sia quando si è in casa che a scuola. Questa è la tesi di un risultato di uno studio condotto dall’Università in Florida.
Dei ricercatori hanno dimostrato che bambini affetti dal disturbo comportamentale di ADHD hanno esigenze di muoversi molto durante la giornata e in modo continuativo per poter impegnarsi in esercizi che sollecitano in particolare la loro capacità mnemonica , come la soluzione di problemi o delle risposte in matematica . La ricerca ha utilizzato un campione di 23 soggetti (dagli 8 e ai 12 anni), di cui 12 bambini con problemi ADHD, e sono stati applicati ad essi degli strumenti denominati “actigrafi” e posti alle caviglie e al polso della mano non predominante . La funzione e lo scopo di questi strumenti scientifici èstata quella di voler registrare la frequenza e l’intensità dei movimenti eseguiti,ed i ricercatori hanno quindi rilevato che tutti i bambini, anche quelli con patologia ADHD, erano in grado di far durare nel tempo l’attenzione senza muoversi con eccesso nell’attività come vedere ad esempio un film o un immagine al proprio pc. Invece al contrario quando veniva chiesto loro di ricordare e/o manipolare lettere o numeri e forme geometriche dal proprio pc, i bambini con patologia ADHD presentavano in modo evidente la loro forma d’iperattività rispetto ai loro coetanei, agitando in modo scoordinato e veloce le mani e i piedi e girando e fare una piruettes su se stessi. Il risultato della ricerca ha fatto emergere che i bambini con patologia ADHD si “servono” dell’attività motoria (iperattività) per avere e mantenere nel tempo la concentrazione nel fare gli esercizi più complicati e complessi.
Questa importante ricerca darà sicuramente ai genitori ed agli educatori nuove prospettive educative e di metodo didattico e l’approccio verso questi bambini ,con la speranza di una chiave di accesso per favorirne il miglioramento dell’apprendimento , dando poi loro istruzioni scritte e facilitate , nell’ impiegare cartelloni con un elenco dei vari passaggi che consentirà di poter svolgere in maniera creativa e poco pesante gli esercizi senza dover caricare eccessivamente la memoria del bambino.