La direzione sceglie il modello di valutazione coerente con la cultura aziendale -organizzativa esistente o che intende sviluppare. In seguito, solitamente, il valutatore è il supervisore più vicino al lavoratore in quanto conosce il lavoro del collaboratore, inoltre i lavoratori accetteranno la sua valutazione poiché la ritengono uno dei compiti del supervisore. Per i lavoratori che operano con maggiori margini di autonomia si usano altre fonti come la valutazione attraverso i pari, o i collaboratori o i clienti, in alternativa quando questi hanno pochi contatti diretti con altri, vi sono le autovalutazioni, che risultano però più tolleranti rispetto alle altre osservazioni e vengono influenzate dalle caratteristiche personali.
