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Psicoterapia e Psicoanalisi

L’Ansia Collettiva dell’Io Sociale

L’ansia collettiva è un fenomeno che trae le sua origine dall’incedere concitato degli individui sociali, costretti e delimitati negli agiti dalle due variabili, lo  spazio  e il tempo sempre più rigide e irrispettose dell’armonia filogenetica classica.
I continui spostamenti all’interno delle grandi metropoli, il pendolarismo, l’affidamento dei bambini ad asili nido e la competizione eccessiva all’interno di microrealtà lavorative mettono a dura prova quello che definirei l’archetipo dell’Io sociale.
Un tempo al bambino veniva riservata una continua cura empatica e matura, nel senso che non era né eccessivamente investito di attenzioni nè privato dei suoi bisogni e la possibilità di una crescita ideale con l’introiezione di oggetti positivi e la fondamentale consapevolezza della differenza tra bene e male si costruivano con la crescita . Ora manca spesso l’attenzione empatica e ponderata al singolo bambino che non sarà in grado di sviluppare una struttura di personalità plastica e adattabile alla già frenetica e piena di aspettative società occidentale.
In India, dove il pensiero pre – logico e l’attenzione al simbolismo antico continua a prevalere, lo sviluppo tecnologico e l’industrializzazione degli ultimi decenni non sembra avere un impatto eccessivamente traumatico sull’inconscio collettivo.
Sembrerebbe che l’inconscio profondo dell’antico continente sia stato messo a dura prova, toccato e intaccato nelle sue difese, costretto ad utilizzare metodi primari per fronteggiare una realtà conflittuale e piena di contraddizioni. La crisi politica dell’Italia negli ultimi decenni è profondamente disarmonica sia nei termini di confronto con gli altri paesi della comunità sia nell’interiorità dove lo sviluppo socio-economico è rigido e inflessibile. Ora, laddove nell’individuo, specchio della società e viceversa, abbiamo un Io debole, poco plastico e diametralmente opposto al senso della relazione tra individui si sviluppa una personalità Borderline, impulsiva, rabbiosa, ipertrofica ed incapace di tollerare ogni tipo di frustrazione.
Questa patologia sta crescendo esponenzialmente nei paesi occidentali ed è, se vogliamo, figlia delle contraddizioni e delle importantissime scissioni della modernità, scissioni che creano una società Border appunto con non pochi disagi. Per esempio la classe media tende sempre di più a sfumare a favore di una borghesia figlia del consumismo e deresponsabilizzata nei confronti della natura, il ruolo dell’etica è sempre più differenziato dalla scienza, la collettività è continuamente sottoposta a sacche di povertà che creano numerose stratificazioni sociali fortemente disarmoniche e poco coese fra loro.
Resta ora da pensare come si svilupperà l’inconscio collettivo nel processo di globalizzazione economico e sociale.
 

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Gian Marco Gregori

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