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La Suggestionabilità dei Bambini

La memoria è soggetta alla suggestione.
Uno dei primi autori che si cimentò nello studio del fattore “suggestionabilità” nei bambini fu Atkinson nel 1946. egli suddivise la suggestionabilità in quattro categorie: 1) suggestione per autorità, 2) suggestione per associazione, 3)suggestione per abitudine, 4) suggestione per imitazione.
Il ricordo di una situazione accaduta nel passato dipende dalla modalità esecutiva di processi che si susseguono, da quando accade l’evento fino al momento in cui viene recuperato.
I bambini sono più suggestionabili degli adulti. I bambini ricordano meglio l’informazione sbagliata, in special modo se chi pone le domande viene percepito come figura autorevole.
I minori sono più suggestionabili se una domanda viene posta da un adulto piuttosto che da un altro bambino (Ceci, Ross e Toglia, 1987).
La variabile suggestionabilità non viene mai cancellata anche se si cerca di ridurla con il gioco, in quanto l’adulto anche all’interno di un’attività ludica è sempre percepito come adulto. Per questo motivo che, all’interno di un contesto peritale, il perito deve essere onesto e aggiornare il bambino sul motivo dell’incontro.
La suggestionabilità non riguarda solo l’aggiunta o la modifica di qualche elemento, ma riguarda anche eventi che non sono mai accaduti.
Ceci e Bruck (1995) asserirono che il fattore suggestionabilità è il grado in cui la codifica, l’immagazzinamento ed il racconto vengono influenzati da una serie di fattori interni ed esterni.
Goodman affermava che i bambini sono difficilmente suggestionabili in relazione ad azioni che si riferiscono al loro corpo.
Le differenze di personalità possono influenzare la predisposizione alla suggestione; le persone dipendenti dal proprio campo d’osservazione risultano più esposte alla suggestione (Durso, Radon e Jolly, 1985), esistono alcune persone suscettibili all’ipnosi, altre predisposte a creare illusioni. Queste caratteristiche di personalità compaiono quando è stato vissuto un trauma (Allen, 1995).
La suggestione è, quindi, in stretta relazione con la memoria. Danni al sistema libico ed ai lobi frontali possono arrecare delle notevoli disfunzioni alla memoria. I lobi frontali giocano un’azione importante sull’assegnare un’origine ai ricordi sensoriali di un individuo, tramite un processo di attribuzione. Illusioni della memoria possono provocare un fallimento di un monitoraggio.

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Alessia Micoli

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