Producendo una lesione localizzata nella coclea di una cavia adulta, le soglie dei neuroni presenti in certe regioni del cervello aumentano, queste erano le regioni che rappresentavano le frequenze sonore corrispondenti alla parte danneggiata della coclea. Un mese dopo la lesione, comunque, i neuroni delle aree corticali coinvolte rispondono con una sensibilità normale alle frequenze sonore vicine a quelle precedentemente elaborate dalla parte danneggiata della corteccia. Cosa ci dimostra questo esperimento? Che la corteccia uditiva mantiene la propria plasticità anche nei mammiferi adulti, garantendo così la formazione di nuovi collegamenti sinaptici, utili a scongiurare la perdita di un’importante funzione di relazione con l’ambiente.