Il dolore può essere modificato sia da impulsi sensoriali non dolorosi, sia dall’attività neurale di vari nuclei cerebrali. Il dolore evocato dall’attività dei nocicettori può essere ridotto dall’attività contemporanea dei meccanocetori a bassa soglia. Presumibilmente, è questo il motivo per cui si sente un certo sollievo nello sfregare un arto ammaccato e può anche spiegare l’utilità dell’elettroterapia in caso di dolore cronico o intrattabile.