La Psicologia della Salute è una disciplina relativamente recente e in grande espansione che si occupa degli aspetti psicologici e comportamentali connessi con le variazioni di salute e malattia negli esseri umani.
Dalla prima definizione di Matarazzo nel 1980, dove la psicologia della salute rappresenta “l’aggregato degli specifici contributi educativi, scientifici e professionali della psicologia alla promozione e al mantenimento della salute, alla prevenzione e al trattamento della malattia, all’identificazione dei correlati eziologici e diagnostici della salute, malattia e disfunzioni correlate”, si sono susseguiti numerosi studi come quelli esploranti: la comprensione individuale dell’esperienza di salute e malattia, le conoscenze che sono alla base delle pratiche sanitarie, i meccanismi e gli effetti dello stress sull’organismo, l’efficacia di interventi o trattamenti volti al miglioramento della dimensione psicosociale o comportamentale connessa con la salute, il modo in cui le persone interagiscono con il sistema sanitario, “convivono” con una malattia, affrontano la riabilitazione e mantengono una buona qualità della vita.
Con la nascita di questa disciplina, e il progressivo riconoscimento dell’influenza degli aspetti psicologici e comportamentali sulla salute e la malattia si è voluto, in un certo senso, allargare e rinnovare la visione della salute umana, rivolgendo l’attenzione non verso la malattia ma verso la salute positiva e il suo continuo miglioramento.
A tal proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”, focalizzando l’attenzione sul cosiddetto modello “biopsicosociale” e superando il dualismo corpo-mente, non più considerate come entità separate ma dimensioni dinamiche e integrate della persona, entrambe coinvolte nelle modificazioni di salute e malattia.
Il benessere o malessere dell’individuo risiede non solo nell’organismo biologico(modello “biomedico”), ma anche nella qualità delle sue relazioni con l’ambiente e nelle capacità di affrontare e risolvere i problemi in maniera soddisfacente e flessibile all’interno del proprio contesto.
In questa sede intendiamo sensibilizzare i lettori non solo riguardo l’importanza del mantenimento e dell’eventuale miglioramento del proprio stato di salute, ma anche riguardo le concrete potenzialità che ognuno ha a disposizione per incrementare nel concreto il benessere soggettivo, sia sul versante fisico che su quello psicologico.
Fonte Bibliografica: Pietrantoni, L. (2001). La Psicologia della Salute, Roma: Carocci.