Ecco come una giovane maestra, la signora Brown, ha raccontato la sua relazione con Gary, un alunno di otto anni. Il bambino, di estrazione sociale medio-alta, manifestava, secondo la maestra, un impegno eccezionalmente scarso nel tentativo di raggiungere livelli di competenza accettabili. “Quando Gary entrava in classe di mattina, la prima cosa che mi veniva in mente era come e quanto avrei dovuto sostenerlo fino alla fine della giornata. Un giorno, Gary era particolarmente tranquillo, tutto sembrava andare per il verso giusto e non erano ancora scoppiate liti con i compagni; insomma, tutto è filato liscio fino a quando gli ho chiesto di riporre il libro che stava guardando e di venire al tavolo per seguire la lezione di gruppo. Ha reagito con violenza, ha buttato via il libro, con fare scontroso e distante, manifestando, allo stesso tempo, tutta la rabbia che aveva in corpo. Sono riuscita ad avvicinarmi a lui, con grande delicatezza, e gli ho proposto di uscire insieme dall’aula. Gary ha accettato e non appena siamo arrivati in corridoio è scoppiato a piangere, sfogando la miscela di rabbia e tristezza che aveva dentro. Era confuso, offeso con il padre, che vive lontano e non è mai disponibile, e con la madre, anche lei poco presente. Era molto preoccupato per entrambi i suoi genitori. Gary era veramente stanco, un bambino di soli otto anni con tutto quel peso sulle spalle”.
C’è un nesso tra la vita familiare del bambino e le relazioni che si instaurano a scuola tra il bambino e gli adulti? La reazione di Gary nei confronti della maestra riflette direttamente la sua relazione coi genitori? Come si possono usare le relazioni con gli allievi per aiutarli a superare alcune loro difficoltà?
Recentemente uno studio condotto a livello nazionale su adolescenti, ha rilevato che il fattore più diffuso associato a risultati positivi in tutti gli ambiti valutati era la presenza nella vita dei giovani intervistati di una relazione supportiva, soprattutto con gli insegnanti e l’altro personale scolastico.
In particolare i ragazzi parlavano di una relazione supportiva dal punto di vista emotivo, con soggetti su cui potevano fare affidamento e ricevere sostegno in caso di difficoltà.
Come si può notare, le relazioni con gli insegnanti incidono anche su molti esiti in ambito scolastico e influiscono sulle capacità del bambino di instaurare rapporti con i compagni di classe e possono modificare le traiettorie degli alunni in ambito scolastico.