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Il Focus Group come Tecnica di Valutazione

In una indagine, la scelta di un modello di analisi è guidata soprattutto dalla disponibilità di tempo, di risorse e di informazioni. In contesti carenti di questi fattori, difficilmente ci si può avvalere di strumenti di analisi complessi, per cui si presenta la necessità di modelli alternativi, soprattutto se si tratta di fare previsioni. In tali situazioni si può scegliere di utilizzare tecniche basate sul giudizio degli osservatori (testimoni qualificati), piuttosto che sull’osservazione diretta dei fenomeni . Da qui il dibattito sul ruolo della valutazione nella scelta tra l’adozione di una prospettiva rigorosa, che implica l’uso di strumenti d’analisi complessi, e l’ “arbitrarietà illimitata” di alcuni esperti. Bisogna allora uscire dalla prospettiva della “razionalità assoluta” guidata dal controllo di tutti i fattori che interessano il fenomeno, e lasciarsi orientare dalla razionalità limitata di Simon (1947) (Stagi, 2000).
Le tecniche basate sul giudizio degli esperti utilizzano i testimoni chiave, cioè persone chiamate in causa in quanto detentori di informazioni sugli argomenti rilevanti ai fini della ricerca; tali individui vengono anche definiti “campione di esperti” (Guala, 1991). Per esperti si intendono individui che, essendo competenti in merito al problema oggetto di ricerca, sono portatori delle stesse informazioni che si otterrebbero intervistando un campione più ampio di soggetti.
Tra le tecniche che utilizzano gli “esperti”, di particolare rilevanza sono gli strumenti basati sulle interazioni di gruppo. I vantaggi dell’interazione di gruppo sono essenzialmente due:
• aiutare ad approfondire l’argomento di interesse, sfruttando il feedback su cui si basa;
• produrre una conoscenza di tipo cooperativo, in quanto coproduzione degli osservati con gli osservatori.
Il criterio di giudizio della bontà dell’osservazione è riconducibile al consenso tra gli esperti, vale a dire che “se diversi osservatori che analizzano un fenomeno lo descrivono nello stesso modo, è molto probabile che tale osservazione risulti attendibile” (Bertin, 1994).
Una delle tecniche che sfruttano l’interazione di gruppo ai fini della valutazione è il focus group, che alcuni autori (Marradi, 1980; Palumbo, 1992) ritengono degno di rientrare nella metodologia della ricerca sociale e per questo invitano i ricercatori ad allargarne l’ambito di utilizzo (limitata per molti anni al marketing) e a migliorarne l’affidabilità e la qualità, per immergersi nel processo di costruzione del “dato” (Cipolla, 1998).

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