Servono a mantenere il capo in posizione bilanciata sulle spalle, quando il corpo si muove nello spazio, e a far agire il capo in risposta a nuovi stimoli sensoriali. Il tratto vestibolospinale origina nei nuclei vestibolari del bulbo che fanno da relè all’informazione sensoriale proveniente dall’apparato vestibolare dell’orecchio interno.
L’apparato vestibolare è costituito da un labirinto di canali pieni di liquido e cavità nell’osso temporale che sono in stretta relazione con la clocea. Il movimento di liquido nel labirinto che accompagna il movimento del capo attiva le cellule ciliate che inviano l’informazione ai nuclei vestibolari, tramite l’VIII nervo ottico. I tratti vestibolospinali proiettano fino al midollo e attivano i circuiti spinali che compensano i movimenti del capo. Il fatto che la testa rimanga in equilibrio rispetto alle spalle permette di mantenere gli occhi in una posizione stabile, mentre il corpo si muove, assicurando la costanza di posizione dell’immagine sulle retine.
Il tratto tettospinale origina nel collicolo superiore del mesencefalo che riceve un input diretto dalla retina. Oltre all’input retinico, il collicolo superiore riceve sia proiezioni dalla corteccia visiva, sia afferenze somatosensoriali e uditive. In base a questo input, il collicolo superiore costruisce una mappa del mondo circostante. La stimolazione di una parte di questa mappa causa un riflesso di orientamento che dirige il capo e gli occhi in maniera tale che l’immagine visiva si formi sempre sulla fovea retinica.