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Gli Errori di Classificazione della Prestazione

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata i metodi di giudizio spesso comportano una certa soggettività, perciò la valutazione può risultare distorta (l’inaccuratezza può essere causata dalla difficoltà di giudicare gli altri o dal non aver osservato una prestazione abbastanza a lungo o attentamente o si valuta su un campione inadeguato di comportamento).
Gli errori più frequenti sono:
• L’ effetto alone che si verifica quando il valutatore ha difficoltà nel valutare con il giusto distacco le caratteristiche del valutato e usa un’impressione generali per classificare azioni specifiche, vi è un fallimento nella discriminazione dello stimolo (es. se il lavoratore è stato classificato basso su un tratto il valutatore infierisce che la persona sia bassa anche su un altro tratto); l’effetto alone è più probabile quando la dimensione della prestazione non è ben definita, o ben osservabile o familiare al valutatore. Gli sforzi per minimizzare l’errore si sono rivelati efficaci quando si trovava il modo di incrementare la discriminabilità delle dimensioni della prestazione. Due errori simili all’effetto alone sono: l’ errore logico per cui i tratti vengono valutati in modo simile perché sembrano logicamente correlati (quindi le dimensioni che sembrano logicamente correlate dovrebbero essere definite più accuratamente); e l’ errore di prossimità per cui dimensioni localizzate vicini sulla scala dei punteggi vengono valutate in modo simile (quindi le dimensioni simili andrebbero collocate lontane le une dalle altre).
• Gli errori di gamma ristretta producono una gamma ristretta di differenze tra dimensioni e tra esaminati e portano quindi a una non differenziazione tra i lavoratori. Tra questi ci sono gli errori di tolleranza e gli errori di severità della valutazioni avvengono quando chi esegue la classificazione ha aspettative diverse da quelle dei lavoratori, la tendenza ad essere tollerante nei punteggi è più comune rispetto a quella di essere severi, probabilmente perché è più facile essere generosi e non si devono dare giustificazioni; e l’ errore di tendenza centrale in cui il valutatore tende a concentrare tutti i punteggi nella parte centrale della scala, tutte le prestazioni rientrano nella media.
Un modo per ridurre gli errori è formare i valutatori ad evitarli.

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