Il cranio è un contenitore rigido. Il transitorio incremento di volume di flusso sanguigno induce un complesso meccanismo di compensazione, conosciuto come omeostasi di Monro – Kellie. Questo meccanismo omeostatico non contrasta solo eventuali incrementi del volume sanguigno sistolico intracranico, ma comporta un significativo livellamento pressorio sistolico/diastolico, cui il cervello è esposto. Difetti di questi meccanismi omeostatici sono stati coinvolti nelle patogenesi di molti disordini cerebrali, così come il loro corretto funzionamento ne migliora le funzioni e nei primi periodi di vita dovrebbe incidere anche sulla corticogenesi. Ipotesi di Monro – Kellie.
Se il cranio è intatto, allora la somma del volume cranico, del fluido cerebro spinale (CSF) e del volume di flusso sanguigno intracranico è costante. Nella cavità cranica, incrementi volumetrici in uno dei tre scomparti può essere compensato da un decremento volumetrico nei restanti.