Con questo articolo mi propongo di contestare alcune tesi che popolano l’attuale dibattito sulla mente, in particolare quella secondo cui la coscienza non sarebbe indagabile scientificamente, in quanto fenomeno soggettivo, e quella ancor più radicale, seppur derivata strettamente dalla prima, tendente addirittura a mettere in discussione l’esistenza stessa del fenomeno. Prenderò come punto di partenza tre affermazioni di Luciano Peccarisi, nel sul articolo “Il miraggio che la coscienza possa conoscere se stessa”, pubblicato su questo sito.
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