Il pensiero di Cartesio e Galileo Galilei
Il pensiero di Cartesio si sviluppa partendo dalle considerazioni afferenti alla rivoluzione scientifica e nella fattispecie trova nel pensiero di Galileo un riferimento speculativo. Alla base del pensiero di Cartesio troviamo la RES COGITANS, ovvero la sostanza pensante che l’autore ritiene distinta dal corpo e dotata di esistenza propria. Con il pensiero coincide l’anima, che a partire da Cartesio contempla l’intero complesso delle attività intellettuali: nasce il “dualismo cartesiano”, ovvero la teoria della radicale diversità tra anima e corpo, espressione della separazione tra pensiero (res cogitans) e materia (res extensa). Cartesio cercò di determinare il luogo in cui l’anima interagisce con il corpo individuandolo all’interno del cervello, più in particolare nella ghiandola pineale, unica componente del “cervello” non divisa in due parti simmetriche e pertanto in grado di unificare le sensazioni provenienti dagli organi di sensi.
Il metodo di Cartesio perchè mente e corpo sono correlati
Il metodo di Cartesio che rappresenta il suo modus operandi si basa su quattro passaggi fondamentali:
– evidenza, atto in cui l’intelletto conosce la verità e la sottrae a ogni dubbio;
– analisi, ossia la semplificazione del problema;
– sintesi, ossia procedere dagli elementi più semplici ai più complessi;
– enumerazione, consente di rivedere l’intero percorso in entrambi sensi.
Secondo il succitato metodo, Cartesio, sospende il giudizio in merito a tutte le certezze umane. Tuttavia l’unico fondamento su cui non è possibile dubitare resta il l’io pensante, consenguenza logica del “cogito ergo sum” cioè penso dunque sono.
Le critiche al metodo di Cartesio
Il dualismo cartesiano fu molto criticato da diversi autori moderni, tra cui Antonio Damasio. Egli nel suo libro: “ L’errore di Cartesio” critica la divisione tra corpo e anima.
Damasio capovolge il cogito cartesiano e dimostra che la coscienza di sè emerge dalla coscienza che si ha del proprio corpo; noi siamo e quindi pensiamo, il pensiero è allora causato dalla struttura e dalle attività dell’essere.
La mente umana non solo è strettamente legata ai tessuti biologici che la compongono, ma è in continua interazione con il corpo che è condizionato sia dall’ambiente fisico che da quello sociale.
Damasio smentisce la teoria di Cartesio grazie a un caso preso in esame dalle neuroscienze, ovvero il caso di Phineas Gage, un operaio statunitense addetto alla costruzione delle ferrovie, noto per un incidente capitatogli nel 1848: sopravvisse alla ferita procuratagli da un’asta di metallo che gli trapassò il cranio. L’asta gli distrusse gran parte del lobo frontale sinistro del cervello e questo ebbe effetti sulla sua personalità e sul suo comportamento nei suoi ultimi dodici anni di vita, al punto che i suoi stessi amici avevano difficoltà a riconoscerlo. La nostra mente, organizzata come un software di un computer agisce in maniera rapida, prendendo in considerazione il carico emotivo delle nostre precedenti esperienze e formando una risposta di tipo corporeo. La ragione quindi non può funzionare indipendentemente dalle emozioni che sono legate al corpo.
Studentesse del Liceo delle Scienze Umane Campo Sandra
Di Pietro Erika
Vella Flavia
Tallone Eleonora
Zafarana Elisa
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