Tali figure possono trovare spazio:
– presso i (o in collegamento con i) sistemi formativi (scuola, università, formazione professionale), soprattutto per attività di orientamento alle scelte scolastico-professionali;
– presso i servizi per il lavoro (pubblici e privati) in relazione ai bisogni di sviluppo di progetti professionali per i lavoratori disoccupati, in mobilità o in cerca di un cambiamento lavorativo;
– presso le aziende (o in collegamento con esse) per rispondere a nuove strategie di gestione delle risorse umane in funzione dei crescenti processi di ri organizzazione dei contesti produttivi e/o sostegno di percorsi individuali di sviluppo di carriera (orizzontale o verticale).
Sarebbe opportuno costruire e sperimentare, in collaborazione con una o più Regioni, una proposta di dispositivi di riconoscimento delle figure professionali. La Regione Toscana, per prima in Italia, ha riconosciuto, per l’anno formativo 2005, il corso per consulente di orientamento.