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Il Cancro dello Sport

Molto è già stato scritto sull’argomento e l’obiettivo di questo testo è quello di riassumere le conoscenze più attuali della ricerca scientifica.
Il lavoro inizia con l’analisi storica e le caratteristiche delle sostanze dopanti. Si passa quindi a considerare la reale diffusione nel mondo dello sport, gli effetti nocivi di questi farmaci e le motivazioni che stanno alla base di questo fenomeno. Tali motivazioni spaziano dalla ricerca di un miglioramento delle prestazioni sportive, agli aspetti puramente estetici e di riduzione del grasso nei body builders.
La considerazione che si deve fare è che nella gara sportiva, oggi, si è arrivati a un agonismo così spinto, a interessi economici così grossi che l’atleta cerca ogni mezzo per migliorare la propria prestazione. Anzi, l’atleta riporta di sentirsi “costretto” a fare questo, perché i tifosi richiedono, i giornali criticano le scarse prestazioni, gli allenatori spingono affinché l’atleta abbia sempre un rendimento maggiore. L’utilizzo degli steroidi anabolizzanti (SA) all’inizio riguardava solo gli atleti d’élite praticanti sport di potenza, ma in seguito si è esteso a macchia d’olio alle altre discipline sportive e anche agli atleti amatoriali.
Tra gli adolescenti, l’uso di steroidi è tipicamente motivato da benefici a breve termine, inclusi il desiderio di aumentare la forza e il rendimento atletico e il desiderio di migliorare l’aspetto estetico. L’immagine corporea è stata a lungo oggetto di ricerca e la maggior parte degli individui sono risultati essere in qualche modo infelici con il loro corpo. Si è notato che queste immagini possono avere degli effetti sullo sviluppo di disordini alimentari nelle donne.
Nella letteratura riguardante gli uomini, l’immagine del corpo e l’uso di SA sembrerebbe supportare la considerazione della genesi di un simile problema “al rovescio”, dove la risposta all’ansia riguardante l’immagine corporea potrebbe essere quella di assumere gli SA. L’ideale di corpo maschile muscoloso diffuso dai mass media è un obiettivo estremo che non è né ottenibile dalla maggior parte degli uomini né richiesto per una salute ottimale. Sia gli adolescenti che gli adulti possono inseguire attività malsane per raggiungere questo obiettivo. Alcuni dei problemi che ne scaturiscono possono includere insoddisfazione corporea, disordini alimentari e uso di steroidi e integratori dietetici non testati.
Come dice Gaetano Buonaiuto: “Il fenomeno del doping è insidioso e accattivante allo stesso tempo: come un vaso di Pandora, esso rappresenta la promessa di “miracolosi” risultati, impossibili da raggiungere senza un aiuto esterno. I limiti che si vogliono a tutti i costi superare non rappresentano solo e soltanto quelli fisici. Spesso i primi limiti che si oltrepassano sono quelli mentali, psicologici, morali e spirituali. In una società complessa e sofisticata come la nostra, sotto il bombardamento costante dei mass-media, costruiamo l’immagine ideale cui vorremmo tutti assomigliare: successo e vanità sembrano vuoti e pesanti golem che hanno la capacità di schiacciare le nostre fragilità e debolezze dello spirito.”
Doping Il cancro dello sport
di Matteo Simone (2014)
ISBN: 978‐88‐6763‐075‐2
Edizioni Ferrari Sinibaldi
Pagine: 180
Prezzo pieno: € 15,00

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