La percezione visiva, ossia il compito di identificare e di assegnare significato agli oggetti nello spazio richiede l’azione di numerosi moduli corticali. Le cellule corticali rispondono con scariche di potenziali d’azione ai loro stimoli preferiti e, spesso, il grosso dell’attività neurale si verifica in moduli molto distanti, ma in sincronia temporale.
Al di là della V1, della corteccia visiva primaria, giacciono almeno una dozzina di aree corticali ben distinte, ciascuna delle quali contiene una mappa visiva del mondo che ci circonda. I risultati che stanno emergendo dalla ricerca in questo campo, ci confermano l’esistenza di due flussi corticali di larga scala che analizzano l’informazione visiva, uno che si allunga dalla corteccia striata verso il lobo parietale e l’altro che si proietta verso il lobo temporale.