fbpx

Abstract La storia e l’evoluzione dello studio dell’attività cerebrale umana, che si snoda dal periodo Egizio alla Grecia Classica, e successivamente attraversa i lavori di Nemesio e Sant’Agostino prima, Galeno, Andrea da Vesalio, fino a Gall e Flourens alla fine dell’ottocento, aiuta a comprendere il panorama nel quale, grazie ai lavori di Broca, Wernicke, Goldstein e Luria,...

Leggi di Più»

IN MERITO AL CONTRIBUTO DI CIRO AURIGEMMA, CAMILLA CHELINI E ILARIA VALLINI “IL BAMBINO ECOLOGICO” E AL CONTRIBUTO ”TV E MINORI” DI CIRO AURIGEMMA E FRANCESCA TASCA I testi, che volentieri vengono ospitati, meritano la messa in rilievo di talune accentuazioni. Partiamo dal primo. Paradossalmente, i fenomeni dell’urbanizzazione hanno spinto le famiglie v...

Leggi di Più»

Il BIT (Behavioural Inattention Test) è un utilissimo strumento per valutare il neglect. Ideato da Wilson nel 1987, nello stesso anno venne standardizzato da Wilson, Cockburn e Halligan su 80 pazienti colpiti da stroke e 50 controlli appaiati per età. Si tratta di una batteria di 15 test: sei “convenzionali” e nove “comportamentali”. I test comportamentali del BIT prevedono d...

Leggi di Più»

Immaginate di perdere improvvisamente la consapevolezza di quello che accade in una parte dello spazio che vi circonda. Questo è quello che accade nei pazienti con neglect. Chiamata neglect dal termine inglese, l’eminegligenza spaziale è una delle patologie più frequentemente riscontrate dopo un danno cerebrale e consiste in un deficit della consapevolezza spaziale. Nella maggior parte dei c...

Leggi di Più»

La complessità funzionale e strutturale del cervello umano è intrinsecamente in grado di spiegare il potenziale manifestarsi di infiniti fenomeni psicologici e di tutta una serie di differenti condotte; tuttavia il fascino di quei meccanismi, la perfezione di quei processi ostacolano la possibilità di descrivere analiticamente “come” essi si traducano in un’ampia gamma di manifestazioni....

Leggi di Più»

È noto che gli uomini vengono al mondo con differenti apparati genici e che questi sono attivati dalle esperienze e in dipendenza dalla diversità delle stesse. Vi sono infatti nel cervello differenti connessioni neurali, determinate dalle differenti connessioni sinaptiche indotte. Dunque possiamo affermare che quello che siamo rispecchia pattern d’interconnettività tra neuroni (cfr....

Leggi di Più»

Da qualche tempo l’interesse per la coscienza da parte delle neuroscienze si va facendo sempre più intenso e mirato. Prima, come ha ricordato Francisco Varela (2001) in una nota conversazione con Sergio Benvenuto, la coscienza “restava qualcosa di mistico, di pertinenza dei filosofi, più che un tema scientifico”. Dopo l’interesse mostrato da James in psicologia allo stesso problema...

Leggi di Più»

Questa Rubrica vuole provare a stimolare la ricerca su alcune urgenti questioni. Si tratta di verificare se per il funzionamento di determinate reti neurali siano più idonee certe forme di presentazione dei saperi piuttosto che altre e per quali ragioni specifiche. Jonnathan Cohen afferma (Science, 2003) che per poter attivare quelle aree del cervello che presiedono alle emozioni biso...

Leggi di Più»

Nel corso dell’ultimo anno si è assistito a un sempre maggiore interesse nei confronti dei progressi delle neuroscienze, un intereresse non nuovo, ma sicuramente rinnovato, anche grazie alla possibilità, offerta dalle tecniche di neuroimmagine, di visualizzare i processi cerebrali attivi durante le funzioni più complesse, che tuttora richiedono approfondimenti, come l’esperien...

Leggi di Più»