Come è noto l´attività sportiva rappresenta uno dei mezzi per la formazione globale della personalità degli allievi (gioco-sport, attività presportiva, attività sportiva, sport per tutti), rappresenta una delle forme dell´attività motoria e in particolare quella che favorisce e sviluppa nei giovani processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione; l´educazione motoria (nella scuola primaria) e l´educazione fisica (nella scuola secondaria) contribuiscono allo sviluppo di tutte le qualità di ogni allievo nelle diverse aree della personalità vale a dire la formazione globale del
soggetto sulla base del suo «potenziale personale»: andando a rappresentare il cardine dell´attività curricolare rivolta a tutti gli studenti.
Le attività motorie-sportive intese come pratica disciplinare e competizione ludica prima, e di avviamento alla pratica sportiva poi, sono presenti nella scuola secondaria di primo e secondo grado sia attraverso l´applicazione degli attuali programmi, che attraverso la pratica dei Giochi sportivi studenteschi. Nell´ attuazione dell´autonomia scolastica la sperimentazione dei modelli organizzativi funzionali rispetto alle nuove esigenze della scuola, le attività motorie fisiche e sportive si pongono in una nuova filosofia delle risorse, intese non più come risposte comuni a tutti e predefinite, ma come caratterizzanti delle singole realtà scolastiche.
Nella direttiva n. 331 del 28 maggio 1997, al punto 14, viene evidenziato dal Ministero dell´Istruzione di promuovere e sostenere il rilancio delle attività motorie e sportive programmate dalle scuole in quanto concorrono efficacemente alla crescita complessiva della persona.
Per tali motivi si avvalora il ruolo fondamentale dei docenti di educazione fisica per il contributo educativo ed efficace nella realizzazione delle attività sportive nell´ambito delle istituzioni scolastiche».
Tali indicazioni sono a conferma della linea operativa già perseguita dal Ministero come può rilevarsi dalla cm n. 257/94 che attribuisce alla scuola il compito di costruire risposte didattiche e occasioni formative che avvicinino i giovani all´istituzione contribuendo alla lotta contro la dispersione scolastica.
Da essa si evince che le attività sportive rappresentano un momento importante del processo formativo dei giovani che superano l´emarginazione e il disagio attraverso attività costruttive di gruppo nella quale rispettano i ruoli, accettano le regole e valutano le proprie capacita in funzione dì mete comuni.
Il D.P.R. n. 309/90 definisce le attività di educazione alla salute e prevenzione delle tossicodipendenze, offrendo alle scuole la possibilità per i giovani di organizzate attività pomeridiane nelle quali sviluppino i propri progetti per il tempo libero. La D.M. n. 133/96 e il successivo D.P.R. n. 567/96 chiariscono l´importanza di una scuola aperta al territorio. La direttiva e il D.P.R. favoriscono l´attivazione di ogni tipo di iniziativa nella quale le risorse del territorio possano diventare risorse per i giovani, prefigurando una continuità fra scuola ed extra-scuola.
È per questi motivi che il progetto «Sport a scuola» cerca di costruire un percorso educativo nel quale la cultura e la pratica sportiva possano diventare: percorso di benessere psicofisico da utilizzare in tutti i momenti della vita scolastica, momento di confronto sportivo, strumento di attrazione per i giovani, strumento di diffusione dei valori positivi dello sport, strumento di lotta alla dispersione scolastica.