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Psicoterapia e Psicoanalisi

Terapia di Gruppo in Contesti Residenziali

In questo articolo presentiamo brevemente alcune peculiarità tipiche dei trattamenti terapici di gruppo per i pazienti inseriti in strutture residenziali. La situazione del ricovero offre infatti caratteristiche particolari.
I pazienti ricoverati presentano spesso sintomi acuti di carattere psicotico, più o meno gravi, che modificano quegli che sono gli scopi della terapia di gruppo rispetto a quanto in altre sedi viene descritto per i pazienti ambulatoriali.
Se da un lato nel gruppo vi può essere una maggior disomogeneità per caratteristiche sociali e culturali (nei gruppi ambulatoriali il conduttore seleziona in entrata i pazienti cercando di combinare un certo grado di omogeneità) dall’altro la situazione del ricovero, con le restrizioni che esso comporta, forza un livellamento di tali differenze.
La durata del ciclo di terapia dipende da come è organizzato il reparto per quel che riguarda la durata media dei ricoveri. Anche lo scopo della terapia di gruppo varia sia rispetto ai gruppi ambulatoriali che sia rispetto alle caratteristiche del ricovero.
In generale vi possono essere tre tipi di gruppo condotti con attenzioni psicologiche:

  • educativi,
  • occupazionali,
  • comportamentali.

Nei gruppi educativi lo scopo è quello di fornire informazioni riguardo i trattamenti farmacologici, alleviando l’eventuale ansia associata alla terapia. Si può anche stimolare i partecipanti a parlare anche della loro patologia e di eventuali fattori di stress associati al loro stato.
Nei gruppi occupazionali i partecipanti vengono coinvolti in attività manuali che vanno dalla cura della persona, al cucinare o attività più di svago. Scopo di questi gruppi è di migliorare il livello di funzionamento del paziente che può essere più o meno compromesso a causa dei sintomi.
Nei gruppi comportamentali si cerca di stimolare nei partecipanti le capacità comunicative, di controllo dello stress, o di azioni auto- o eteroaggressive.
Ulteriormente, ci possono anche essere gruppi di psicoterapia variamente progettati, i cui scopi possono variare dal cercare di facilitare l’alleanza terapeutica con il personale del reparto (Kibel 1993), a quello di migliorare le capacità di realzione del paziente, fornirgli dei test di realtà, favorire il controllo delle reazioni emotive.
Alcuni autori di indirizzo psicodinamico ritengono che una terapia di gruppo può aiutare questi pazienti a capire le loro paure ed i loro conflitti in modo da metterli in grado di utilizzare delle difese più efficaci di quelle che hanno portato alla psicosi (Rice e Rutan 1987).
Bisogna poi citare i gruppi condotti secondo il modello dello psicodramma, secondo il modello introdotto da Moreno negli anni ’20, in cui il conflitto del paziente viene interpretato dagli altri componenti del gruppo. In questo modo egli può vedere le dinamiche di questi conflitti e sperimentare quelle che sono le emozioni da essi scatenati.
Al di là di questi scopi, la terapia di gruppo può essere utile anche per rendere possibile ai pazienti più disturbati il semplice restare i una situazione di gruppo, tollerare la presenza di altre persone. Dal punto di vista della tecnica di conduzione i gruppi con i pazienti ricoverati tendono a focalizzare l’attenzione sul momento dell’incontro, cercando di stimolare l’aderenza alle norme che lo regolano, di migliorare il comportamento con attenzione anche agli altri membri del gruppo.
Secondo un modello di relazione oggettuale si cerca poi di facilitare l’espressione di reazioni emotive negative in modo appropriato; secondo tale modello nei pazienti psicotici e borderline vi è una regressione che impedisce loro di distinguere tra sé e gli altri, tra reazioni positive o negative. Conseguentemente i pazienti possono reagiscono con meccanismi di proiezione ed identificazione proiettiva per cui hanno manifestazioni aggressive o di ritiro sociale. Aiutarli ad esprimere le emozioni negative in maniera adeguata può aiutarli a riprendere il controllo della propria personalità.

Bibliografia di riferimento:

  • W.E.Craighead, C.B.Nemeroff The Concise Corsini Encyclopedia of Psychology and Behavioural Science. Wiley, 2004
  • S.Simon Fehr Introduction to Group Therapy: a practical guide‎. Haworth, 2003
  • J. Sommers-Flanagan, R.Sommers-Flanagan Counseling and Psychotherapy Theories in Context and Practice. Wiley, 2004
  • C. Spielberger Encyclopedia of Applied Psychology. Elsevier, 2004
  • B.Stricklend The Gale Encyclopedia of Psychology. Gale, 2001
  • G. Stricker, T.A. Widiger Handbook of Psychology, Vol. 8, Clinical Psychology. John Wiley, 2006
  • J.C.Thomas, M. Hersen Handbook of Clinical Psychology Competencies. Springer, 2006
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G. Calabrese A. Reati