Yrio Engestrom nel 1991 ha coniato la locuzione “conoscenza incapsulata” intendendo riferirsi a quel fenomeno caratteristico dell’apprendimento a scuola per cui le acquisizioni avvenute in tale ambito non possono essere utilizzate ed elaborate ulteriormente, proprio come se fossero appunto incapsulate.
Con tale prospettiva Engestrom vuole riferirsi agli insegnanti della scuola dell’autonomia, in quanto propone loro di riconsiderare i contenuti della trasmissione educativa alla luce della loro connotazione storico-culturale, ovviando ai tradizionali problemi di non trasferibilità, isolamento e difficoltà d’uso delle suddette acquisizioni scolastiche.
Come primo compito fondamentale, l’insegnante deve potenziare il concetto di apprendimento costruttivo e attivo stimolando attività di discussione su un certo ambito sin dalla scuola dell’infanzia.
Bruner delinea i requisiti che deve avere un buon insegnante nel guidare i propri alunni nella discussione:
- essere in grado di porre buone domande (cortesia del discorso);
- avere pazienza di aspettare le risposte;
- trattenersi dalla voglia di valutare.
Gli insegnanti solitamente però, nei forum di discussione che creano all’interno della classe, tendono a porre domande chiuse, con funzione valutativa; Bruner definisce così le “buone domande”:
- domande aperte;
- domande che stimolano la discussione;
- domande non valutative;
- domande poste all’inizio e non alla fine di un attività.
Non esiste una regola generale da seguire per poter essere un buon maestro, in quanto le realtà scolastiche sono molto diverse tra loro, è quindi opportuna una valutazione delle esigenze e potenzialità degli studenti per una adeguata progettazione didattica.