L’introduzione del lavoro atipico in Italia, a partire dal 1997 con il pacchetto Treu e proseguendo con la legge 30 del 2003, ha prodotto notevoli mutamenti nel mercato del lavoro. Tali mutamenti non sono soltanto di ordine economico né legati all’occupazione-disoccupazione, ma riguardano soprattutto il rapporto tra lavoratore e lavoro (Andreoni, 2005). Come sostiene Reyneri (2005) il mercato del lavoro contemporaneo include anche il “Mercato della vita”: l’epoca dei lavoratori autonomi caratterizzati solo da capacità professionale acquisita è in declino e si assiste al ritorno di quello che è definito appunto “mercato della vita” in cui si scambia, oltre alla capacità lavorativa, anche l’intera personalità del lavoratore.
L’invasiva presenza di nuove forme di lavoro atipico fa, dunque, pensare non ad un semplice processo di deregolamentazione del lavoro, ma ad uno svuotamento della sua funzione sociale.
Per leggere tutto l’articolo, scarica il PDF sotto al titolo