Si tratta di categorie, più o meno ampie, che comprendono elementi diversi fra loro, ma comuni per la caratteristica sostanziale che denota lo schema (lo schema “frutta” include elementi fra loro molto diversi come una mela e una banana). Quando riceviamo un’informazione, gli schemi guidano la nostra comprensione attraverso ciò che si dice aspettativa, ci aiutano ad archiviare le informazioni ricevute in una specie di archivio già predisposto, servono ad astrarre e generalizzare i dati ricevuti, a compiere delle normalizzazioni, ovvero correggere anomalie e irregolarità facendo rientrare ciò che percepiamo in categorie note. Gli schemi guidano poi le inferenze, ci permettono cioè di dare un senso compiuto a ciò che percepiamo; infine essi ci sono d’aiuto nel rievocare ricordi fuggevoli.