“Per la antica alchimia esoterica, la percezione visiva tridimensionale era estratta da un fluido etereo che permeava lo spazio . Nel quadro delle moderne concezioni della Bio-Quantum Physics tale concettualita a viene rivalutata in quanto la matrice della informazione e vista come una ologramma di informazione sottostante di livello quantistico che agisce come una interfaccia tra il soggetto e l’ oggetto della percezione.”
Nota: La figura interpreta la antica concezione alchemica raffigurando il mistero della costruzione visiva tridimensionale della percezione, estratta da un mare di informazione luminosa da cui emerge come nel sogno
l’ immagine del sole. Tale interpretazione e’ fondata su una doppia rappresentazione dello spazio tempo :
1) La percezione visiva Euclidea della Piramide corrispondente alla esteriorizzazione cerebrale della Percezione
2 )La struttura iper-piatta della luce costituente la base di interiorizzazione del dominio di informazione.
-N.B. * Rilettura e brevi riflessioni e sintetici commenti sul articolo originale scritto in inglese vedi : http://www.wbabin.net/ , pubblicato anche nei web-sites che collaborano con EGOCREANET/ ONNS.
– In questo breve articolo faccio riferimento a quanto ho recentemente scritto per avvalorare come , nel quadro cognitivo della “Bio-Quantum Physics”, sia necessario ricomporre la separazione tra soggetto ed oggetto della osservazione come gia era nella antica tradizione alchemica ed esoterica concepita nella antica cultura egizia.
Il capovolgimento riguardante la interiorizzazione della percezione concepita come una interfaccia di relazione tra soggetto ed oggetto dall’ antica alchimia , fu la base interpretativa proposta agli inizi dell’ era industriale da I. NEWTON ( trattato OPTICKS 1704) , con i suoi esperimenti basati sul passaggio della luce attraverso un piccolo foro che davano luogo ad un rovesciamento dell’ombra dell’ immagine . Prima di Newton Galileo Galilei aveva notato come non fosse possibile attuare un completo cambiamento della percezione visiva al fine di imporre la “oggettivita assoluta “ della realtà su ogni precedente interpretazione inter-soggettiva delle forme e dei colori. Galileo infatti citava come la luna apparisse nello spazio della mente con dimensioni piu grandi quando ad es. sembra fare capolino al tramonto ed all’ alba dietro una collina mentre quando la si osserva in alto nel cielo appare di dimensioni assai minori pur non essendosi allontanata dalla terra.
Comunque l’ esigenza di creare una contrapposizione netta della relazione “soggetto-oggetto” nell’ ambito della fisica classica condusse sempre piu netta separazione delle separazione tra scienze umane e dell’ arte. Pertanto ogni domanda su come la percezione visiva e cioe come la rappresentazione cerebrale entri in relazione con la radiazione luminosa proveniente dal mondo esterno , fu declassata dalla scienza a questione meramente soggettiva , a volte permeata da riflessioni psichiche spesso intrise da vecchie credenze alchemiche ed esoteriche. La dissociazione tra soggetto percipiente ed oggetto percepito fu quindi una conseguenza intrinseca alle esigenze storiche dell’ epoca industriale tese a valorizzare socialmente ed economicamente lo sviluppo tecnologico della produzione di oggetti materiali.
In relazione alla dinamica degli eventi, la suddetta separazione tra “Soggetto ed Oggetto” della conoscenza rendeva necessaria una altrettanto netta separazione tra spazio e tempo . Pertanto data la soggettivita’ della percezione del divenire temporale, lo stesso NEWTON fu costretto a considerare il tempo come una entita’ oggettivamente misurabile da un meccanismo numerico, capace di scandire una successione di istanti privi alcuna durata . L’ istante deprivato di una durata benche’ minima di tempo, divenne cosi un punto matematico privo di alcuna dimensione spaziale la cui successione puramente numerica si proietta nella espressione dell’ andamento geometrico lineare e continuo di una traccia grafica, indicativa della descrizione del moto di un corpo macroscopico in movimento entro uno spazio ed un tempo idealmente assoluti e non interagenti .
Con l’avvento della Fisica Quantistica relativa al cosiddetto “Micro Cosmo”, le concezioni paradigmatiche dulle relazioni tra spazio e tempo fondate sulla oggettivazione conseguente alla netta separazione tra oggetto e soggetto della osservazione decaddero , cosi che Werner Heisenberg (1927) dovette formulare il “ Principio di indeterminazione” proprio per il fatto che ogni particella microscopica composta di Materia (es : elettrone) ovvero un quanto di Energia (es fotone) , presentavano una duplice e contraddittoria natura sia di onda/ che di particella. Pertanto tutto il sistema logico che aveva condotto alla Macro-Oggettivazione della percezione, era da considerarsi un modello limitato alla Fisica Classica , ormai ben lontano da una possibile spiegazione delle possibilta’ di percezione umana relativamente alle misure effettuate nelle condizioni spazio-temporali in cui un fenomeno osservabile si verifica nel Micro-Cosmo”. Pertanto la scienza “Quanto Meccanica” si suddivide nel privilegiare uno dei aspetti della inattesa duplicita sperimentalmente acquisita del dualismo tra la “Particella”, la quale possiede caratteristiche localizzabili e “l’ Onda” che viceversa e’ delocalizzata nello Spazio/Tempo. La maggiorparte delle opinioni dei Fisici del secolo scorso ha ritenuto che la “Onda associata” fosse solo una questione di probabilità della misurazioni registrate in una dimensione univoca dello spazio tempo; altri si sono messi a studiare le condizioni di interrelazione e quindi di inseparabilità degli eventi (entanglement da: entangled = intrecciato) in una direzione convergente tra localizzazione e delocalizzazione degli eventi quantistici nei quali la realtà osservata sembra apparire irragionevole, quasi magica come era acquisito dalle antiche concezioni alchemiche ed esoteriche della costruzione cerebrale della percezione umana.
Albert Einstein dicendo “Dio Non Giuoca a Dadi con la Natura” inizio’ in tarda eta’ a comprendere che la relativita’ generalizzata basata su un campo unico dello spazio tempo non poteva consistere con un sistema Universale che invece risultava diversificarsi nelle condizioni dello spazio tempo in riferimento ai diversi eventi che nell’ universo mostrano di avere una coesistenza complementare . Non e’ un caso pertanto che le onde gravitazionali che sarebbero la dimostrazione di un campo unificato a livello Universale dello Spazio-Tempo relativistico, non siano mai state ancora messe in evidenza dalle molteplici ricerche finalizzate allo scopo di misurarne la consistenza come prova della teoria della Relativita Generale.
Pertanto onde evitare bizzarrie e stranezze sia nella nella scienza e nell’ arte iniziando a ragionare ponendoci il problema della percezione e della conoscenza da l’ottica nuova della “Bio-Quantum Physics” al fine di esplorare il ruolo fisiologico della comunicazione di segnali di informazione nelle scienze della vita. In seguito a cio’ in un sistema di riflessione aperta a vari contributi interdisciplinari, che abbiamo denominato di QUANTUM MIND CREATIVITY, abbiamo ritenuto necessario innanzitutto abbandonare l’ idea che l’ Universo risponda ad un campo unificato dello spazio tempo.
Infatti introducendo il concetto di “Energia di informazione”, come quel “quid virtuale e/o potenziale” che precede la formazione di materia ed energia e che quindi in esse puo’ trasformarsi modificando le relazioni del quadrivettore spazio-tempo , (l’ informazione rappresenta in qualche modo cio’ che Einstein cercava di concepire in termini di “variabili nascoste” ), troviamo di conseguenza che l’ Universo viene a rispondere a tre condizioni definite dai seguenti algoritmi di base i quali corrispondono ad “habitat” spazio temporali differenti ma complementari :
a) +dI = -dE-dM (habitat Blu -Vita) ;
b) +dE=-dI-dM (habitat Giallo -Stelle) ;
c) +dM = -dI-dE (habitat Rosso – Black Holes )
Tali equazioni determinano una correlazione asimmetrica delle trasformazioni dello spazio tempo che si e determinata nell’ evoluzione di una triade di parametri con cui e codificata diversamente la Energia Totale dell’ Universo : Informazione (I) ,Energia libera (E) e Materia (M). Pertanto in seguito alle precedenti formulazioni l’ UNIFIED FIELD CONCEPT dello spazio tempo viene ad essere declinato da tre Habitat fondamentali , i quali che come i colori Blu- Giallo – e Rosso, possono dare adito alla combinazione di tutte le possibili composizioni di colore che corrispondono allo spazio tempo relativo a ciascun osservatore , cosi come e’ necessario concepire nell’ ambito di una nuova riformulazione concettuale della “Fisica Quantistica Relativistica” utile per interpretare le condizioni di evoluzione della vita sulla terra .
Quanto sopra in pratica corrisponde a comprendere che sulla terra si riproduce la vita come evento complementare alla esistenza del sole anche se la vita localizzata sul Sole non sarebbe possibile , e tanto meno sarebbe attuabile in uno dei buchi-neri che rigenerano la materia nell’ Universo, datesi le differenti condizioni spazio-temporali che sussistono in ciascuno di tali habitat. Questo nuovo modo di pensare potra condurre se condiviso ad una concezione creativa del Paradigma di sviluppo della BIO-QUANTUM PHYSICS , che vorrei verificare ampiamente nella realizzazione in un progetto EUROPEO IDEE, per sviluppare il quale spero di poter reperire una vasta collaborazione internazionale.
Importante in tale programmazione certamente non immediata , sara’ la capacita di comprendere la ricomposizione tra oggetto e soggetto della osservazione che risulta basilare per l’ attuazione della futuro sviluppo della società e della economia della conoscenzaproprio in quanto quest’ultima non potra’ certamente fare riferimento alle concezioni ereditate dalla ormai obsolescente società industriale .
Infine questa ottica innovativa di studio interdisciplinare delle dinamiche del pensiero creativo nell’ arte e nella scienza contemporanee sara’ il fulcro della attenzione e delle attivita di EGOCREANET/ Open Network for new Scienze .Appunto per questo inizieremo una aperto dialogo e confronto su “Scienza ed Arte Contemporanea senza Barriere”, finalizzato ad attuare una condivisione cognitiva di cio che la scienza della vita e l’ arte contemporanea stanno modificato “profondamente la nostra percezione della realtà”.
Relativamente queste tematiche della percezione e della comunicazione nelle scienze della vita , proprio a partire dal Seminario di Studi su La Scienza della Qualità per la Economia della conoscenza (Q.SCI-K.ECO) previsto a Firenze il 20 NOV-2007 in occasione della settimana Europea della Scienza.