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Psicoterapia e Psicoanalisi

Anoressia e Bulimia: Disturbi Alimentari in Forte Aumento

I disordini alimentari, di cui anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più evidenti e ne sono diventati nell’ultimi venti anni un vero SOS di salute mentale per gli enormi effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di preadolescenti e giovani adulti. Le associazioni mediche negli USA che si occupano di questi fenomeni li definiscono una vera e propria epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie.

Se non trattati in tempi e con metodi adeguati, i disordini alimentari possono diventare una condizione permanente e nei casi gravi portare alla morte, che solitamente avviene per suicidio o per arresto cardiaco. Secondo la American Psychiatric Association (APA), sono la prima causa di morte per malattia mentale nei paesi occidentali. Uno studio pubblicato sulla rivista inglese The Lancet indica che la ricerca sui trattamenti è molto più avanzata nel caso della bulimia nervosa, dove sono stati svolti più di cinquanta studi e trial e una gestione secondo pratiche basate sull’evidenza è possibile. Minore attenzione, invece, si sarebbe dedicata finora a ricerche sui possibili trattamenti di anoressia nervosa e delle altre forme di disordine alimentare.

Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare. Possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 14 e i 24 anni.
In Europa e in particolare in Gran Bretagna le persone che soffrono di disturbi alimentari sono circa tra il 5 e il 10% delle donne tra i 14 e i 24 anni ; l´insorgere della malattia puo´ manifestarsi già nel periodo della fanciullezza e della preadolescenza e nelle bambine più incisivamente. La bulimia che si manifesta quando il soggetto mangia in maniera compulsiva e poi subito dopo a vomitare il tutto, e´ quasi 5 volte più diffusa dell´anoressia e pertanto molto pericolosa per la salute. In entrambe le malattie si e´ riscontrato che i fattori di rischio sono altissimi, possono essere addirittura letali, o con conseguenze irreversibili sull´organismo. Un dato positivo e che la manifestazione di casi di anoressia tra le bambine di 7-8 anni sono oggi alquanto rare; lo sostiene un medico ricercatore Goldin del centro ospedaliero pediatrico di Great Ormon Street di Londra. Nella nostra società oggi i nostri figli sono sottoposti a forti pressioni in maniera negativa da stimoli e modelli di riferimento non sempre conformi a uno stile di vita “regolare” e salutare rispetto a un ventennio di anni addietro, che ci procura in negativo un´ infanzia accelerata rispetto al regolare sviluppo evolutivo .proprio per l´influenza di modelli sociali che identificano la bellezza,il successo con l´essere snelle ,magre fino alle ossa,o alle immagini pubblicitarie di fotomodelle celebri o veline filiformi viste in TV o apparse su riviste, tutti fattori scatenanti questo fenomeno . Ma al contrario queste due malattie a tutt’altro a che fare con il sexy-appeal. Questi soggetti “a rischio” si lasciano morire senza far trasparire http:\\/\\/psicolab.neta agli atri,in un tombale silenzio , si fanno un “pieno” di cibo in maniera convulsiva, con abbinamento più delle volte di ossessionanti esercizi ginnici fino allo sfinimento. Più delle volte questi soggetti si sentono grassi anche quando il loro peso e notevolmente al di sotto della media. Una confessione shock di una ragazza di 23 anni che si e´ ammalata da quando ne aveva 15 ed e´ arrivata a pesare solo 32 kg, e poi la vicenda della bellissima e nota modella brasiliana che recentemente e´ morta stroncata dalla malattia a solo 24 anni, a dimostrazione che chi si ammala di queste malattie difficilmente riesce a guarire del tutto, il 20% e´ affetto da disturbi cronici e la mortalità e su valori del 5%. L´anoressia e´ conclamata come vera e propria malattia neurologica con il tasso più alto di mortalità(una media del 13% e il 18%).Anche se l´anoressia e´ considerata un fenomeno legato al femminile, da una ricerca condotta recentemente si e´ riscontrato l´insorgenza anche tra i maschi;infatti nel nostro paese ne soffrono circa 15 mila giovani in età evolutiva,e il 4,1% della popolazione maschile. I maschi con i primi sintomi a un´età media di 17 anni, mentre il 48,7% di questi adolescenti sono studenti di scuole superiori.

LA MALATTIA: l´anoressia e la bulimia sono malattie che nelle ultime ricerche hanno dimostrato non hanno un vero e proprio limite di età; l´oscillazione dell´età varia dai 7 anni come a 40 anni, le cause possono scatenate da fattori genetici,pressioni sociali, mancanza o bassa autostima.

LA SOFFERENZA: e´ tipica nei paesi industrializzati, nelle donne i disturbi dell´alimentazione coinvolgono le donne al 3% tra i 14 e i 24 anni, mentre in Gran Bretagna arriva anche ai 5 e 10%. La bulimia e´ molto più diffusa dell´anoressia.

LA SINTOMATOLOGIA: la persona affetta e´ ossessionata per il suo peso,eccessivo esercizio fisico, vomito provocato in maniera volontaria,assenza delle mestruazioni, riduzione notevole del peso fino all´85% del normale. La metà dei soggetti affetti di anoressia e bulimia non viene quasi mai registrata e di conseguenza sottoposta a diagnosticata.

LE CONSEGUENZE:dato estremamente negativo sulla mortalità più del 5%; circa la metà delle persone affette da anoressia e da bulimia non guarisce pienamente del tutto , il 20% sviluppa e presenta disturbi cronici a livello organico .L´anoressia e´ oggi considerata una malattia psichiatrica con il più alto tasso di mortalità (dal 13 al 18%)

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Francesco Perrotta

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