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Un Caso di Lutto – parte IV

La  seguente relazione si riferisce alle conseguenze di un  danno da lutto, per il quale giunsero alla mia osservazione i due fratelli ed i genitori della persona scomparsa, vittima di un incidente stradale. Mi veniva richiesto  il quadro psicologico di tutti ed una quantificazione diagnostica, ai fini del calcolo dell’ipotetico risarcimento in sede civile. Per entrambi adoperai una batteria di  test comprendente lo Z-test individuale, l’Hand test  e le Scale ASQ e CDQ. Troverete i risultati delle Perizie di un certo interesse, a causa anche delle differenziazioni rilevate tra i soggetti.
 
 
RELAZIONE PSICODIAGNOSTICA SU STEFANIA, DI ANNI 48
 
Anamnesi recente
 
La signora accede al colloquio in atteggiamento lucido,orientato e partecipativo degli eventi che racconta. Dopo la morte della figlia Simona, avvenuta il 24 Agosto del 20.. – a seguito di un incidente stradale-, l’esistenza della famiglia tutta è  rimasta sconvolta, capovolgendo gli equilibri esistenziali di tutti i membri superstiti. In particolare, la signora soffre di una condizione di forte malessere psicologico che deriva dallo stress patito a causa del sinistro, che l’ha spinta a rimettere in discussione i rapporti affettivi sia col marito, sia con gli altri figli. Il lutto subìto   ha fatto insorgere nella paziente uno stato di disagio comportamentale con la comparsa di una sintomatologia ansiosa, con risvolti sul piano depressivo, con forte riduzione degli slanci vitali e degli interessi nei confronti della famiglia. La signora svolge attività di casalinga, occupandosi totalmente dei bisogni dei figli e del marito; dalla scomparsa di Simona, il mondo le è crollato addosso, precipitandola in una condizione di rifiuto dei compiti che sino ad allora la impegnavano. Come si comprenderà bene, lo stravolgimento occorso nella vita dell’esaminata è totale e riverbera i risultati deleteri sui familiari, predisponendosi ad uno stato di peggioramento della qualità del benessere esistenziale di tutti. Idee ossessive intorno agli eventi del sinistro sono insorte e si manifestano con atteggiamenti distruttivi sia nei propri confronti, sia in quelli del marito e dei figli.
 
Per adeguatamente valutare la condizione attuale del paziente, ho somministrato una consona e congrua batteria di test psicodiagnostici, qui sotto brevemente descritti e sui quali vi invito a soffermarvi per ben comprendere i risultati raggiunti:
 
BREVE DESCRIZIONE DEI TEST PSICODIAGNOSTICI IMPIEGATI IN QUESTA SEDE
 
Zulliger test-forma individuale ( Z test ) : reattivo proiettivo di personalità, elaborato da H.Zulliger . Esso nasce dopo la prova di Rorschach ed è basato sugli stessi meccanismi proiettivi di risposta del soggetto. È composto da tre tavole con le ‘macchie’, ha come finalità lo studio degli aspetti di ‘tratto ‘ della personalità , in parte influenzati dalle esperienze più recenti dell’esaminato. La sua velocità di applicazione e di elaborazione –senza niente togliere alla precisione diagnostica -, lo rende una prova proiettiva assai importante ed utile .Lo scrivente ha prodotto un ‘Manuale pratico ‘ per il suo studio, utilizzato dai Laureati in Psicologia tirocinanti presso di lui al Reparto Neuro- Consultorio Psicologico dell ‘ Ospedale Militare di Firenze.
 
Hand test : si tratta di un test proiettivo che si è rivelato, nel tempo, una prova assai indicativa della condizione di ‘stato’ psicologico presente nell’esaminato. E’ composto da 9 cartoncini con il disegno di una mano in una posizione diversa su ognuno di essi e da un cartoncino bianco. Al soggetto viene data la consegna di ‘ immaginare che azione ha compiuto o sta per compiere quella mano in quella posizione’, consentendo –secondo le regole elaborative della prova -, la proiezione della condizione più attuale del proprio stato d’animo. Per il cartoncino bianco viene data la consegna al soggetto di immaginare liberamente una mano che compia delle azioni, le prime che gli vengono in mente.Il test possiede un sistema di siglatura originale e consente la costruzione di una diagnosi relativa a come egli si percepisce inconsapevolmente nel periodo in corso.
 
CDQ IPAT : è la Scala per la misurazione della depressione dell’Insitute for Personality and Ability Testing, uno dei Centri di maggior valore e rigore scientifico nello studio degli aspetti psicologici della personalità. Questa edizione è del 1979 e possiede la revisione ed adattamento italiano. Consta di 40 affermazioni ad autosomministrazione, attraverso il cui esame si perviene alla definizione del grado di malessere depressivo eventualmente presente nell’esaminato. Lo scrivente ha elaborato un adattamento ed un ampliamento diagnostico della presente versione, per uso informatico: viene fornita una scala con lo studio della coerenza interna delle risposte del soggetto ( come mezzo per limitare sia le risposte casuali, sia una contraffazione della prova ), sia una differenziazione per ‘intervalli diagnostici’ a partire dalla deviazione standard originale.
 
ASQ IPAT : questionario ad autosomministrazione per la misurazione dell’ansia dell’ Insitute for Personality and Ability Testing. E’ composto da 40 affermazioni il cui esame conduce alla definizione del grado di ansia presente o meno nel soggetto esaminato. Viene qui utilizzata la versione italiana adattata, del 1979, elaborata ed ampliata dallo scrivente per uso informatico: è stata elaborata una verifica della coerenza delle risposte del soggetto ed una differenziazione per ‘intervalli diagnostici’, a partire dalla deviazione standard originale.
 
 
 
ANALISI DEI RISULTATI OTTENUTI
 
Analisi dello Z test
 
Livello intellettivo,struttura dell’affettività e capacità relazionali:
La signora appare soggetto sotteso da adeguate capacità di livello intellettivo, con ridotte inclinazioni alla produzione di elaborazioni più originali, in virtù del quadro di tipo ansioso-depressivo che la connota attualmente. L’affettività è orientata verso aspetti di introversività, a fronte di una coartazione emotiva latente. Le capacità relazionali emergono anch’esse consone, ma con le medesime limitazioni derivate dalla condizione di malessere poc’anzi riferita. In sostanza, il quadro che si ottiene descrive i contorni di una personalità normalmente adattata ed inserita, con problematiche derivanti dalla esperienza di uno stato sintomatologico   reattivo allo choc subìto con la perdita della figlia.
 
Presenza di segnali disadattivi o psicopatologici gravi:
Proseguendo nella nostra analisi, constatiamo l’assenza di tratti strutturali in questa personalità, di tipo psicopatologico o disadattivo, tali da costituire un substrato ove si innestino le recenti sintomatologie ansiose e depressive. I risultati del test proiettivo, infatti, non pongono in risalto segnali in tale direzione, bensì tutte le connotazioni relative ad un disturbo reattivo (cfr, i valori sul foglio di spoglio, allegato ).
 
Profilo caratterologico e della personalità:
La signora , pertanto, emerge soggetto privo di una struttura caratteriale psicopatologica quo ante, con una personalità di fondo adattata ed inserita, senza segnali testistici indicatori di malesseri psicologici stabilizzati, endogeni.
 
Conclusioni diagnostiche:
Condizione ansioso-depressiva di origine reattiva agli eventi luttuosi trascorsi.
 
Analisi dell’ Hand test:
La prova evidenzia una attuale presenza di sintomi che rafforzano la nostra comprensione in termini di reattività ansioso-depressiva. L’analisi del protocollo del test pone in rilievo la complessiva condizione di malessere psichico che è connotata da aspetti di proiezione di sentimenti a sfondo depressivo, con un aumento delle spinte aggressive che fanno seguito alla frustrazione patita, unitamente a sentimenti di menomazione fisica e psicologica che pongono la signora in quello stato di prostrazione   che emerge dalla osservazione clinica comportamentale. Sono evidenti anche riduzioni nelle capacità di comunicazione e della autostima in generale. Come risposta difensiva ai sentimenti distruttivi presenti, la paziente elabora una proiezione di sensazioni positive che leniscano il malessere che prepotentemente si fa strada ( si osservino le percentuali delle risposte e si confrontino con quelle normative, nell’allegato foglio di notazione del test).
 
Analisi della Scala CDQ-Depressione:
 
Diagnosi ottenuta: “Depressione grave”
Coerenza delle risposte: 100%
 
Analisi della Scala ASQ-Ansia
 
Diagnosi ottenuta: ‘Condizione ansiosa di media intensità’
Coerenza delle risposte: 100%
 
L’analisi di queste prove non lascia dubbi in proposito alla gravità della condizione psicologica negativa che esperisce la paziente. Particolarmente significativo di una gravità depressiva da non trascurare ai fini prognostici e descrittivi della condizione attuale della signora, si è rivelato il test CDQ.
 

CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE FINALI
In virtù di quanto ottenuto dopo la somministrazione dei test descritti, possiamo concludere come segue:
la   signora Stefania.. è connotata da una grave condizione depressiva con componente ansiosa, che limita l’espressione delle caratteristiche adeguate che possiede come struttura della personalità. La paziente non appare in condizione di condurre una esistenza consona sul piano del benessere esistenziale, benessere che si è grandemente ridotto a causa del trauma psicologico seguito alla scomparsa della figlia. Come ho dimostrato attraverso questo studio psicodiagnostico, la tipologia caratteriale di fondo della paziente è tale da non possedere strutturalmente la base per giustificare il malessere che la attanaglia attualmente, verificandosi così le condizioni per una diagnosi di ‘‘Disturbo ansioso-depressivo reattivo di grave entità’.
 
 

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Giuseppe Castellani

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