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Hamilton Rating Scale

L’HRS prende il nome dal suo autore M.Hamilton. Lo strumento fu costruito dallo studioso nel 1960, anche se sette anni dopo furono apportate alcune modifiche che hanno portato alla realizzazione della Revised Hamilton Psychiatric Scale for Depression.
In realtà questo strumento non è un questionario, bensì una intervista che ha come obiettivo quello di valutare la gravità della depressione.
La scala è composta da 17 item, più quattro che non sono considerati nel calcolo del punteggio. Otto item fanno riferimento a lamentele somatiche, cinque a sintomi comportamentali, due a sintomi cognitivi, uno all’ansia e uno all’umore. I pazienti nel rispondere alle domande devono fare riferimento a come si sono sentiti nell’ultima settimana, e hanno la possibilità di scegliere tra cinque alternative di risposta di gravità crescente.
Per la somminisrazione dell’intervista ed il calcolo dell’affidabilità interrater sono necessari due intervistatori indipendenti. Il punteggio totale è dato dalla somma dei punteggi attribuiti dagli stessi intervistatori.
Il punteggio complessivo del test è un indice di stato, e per questa sua caratteristica risulta essere particolarmente utile nel monitoraggio degli effetti del trattamento farmacologico e della psicoterapia.
La scala presenta tuttavia numerosi limiti, in quanto tende a sovrastimare i miglioramenti connessi alla condizione somatica e a sottostimare quelli realativi all’area cogitiva e affettiva della depressione. Sono di conseguenza anche sovrastimati gli effetti delle terapie farmacologiche e sottostimati quelli delle terapie psicologiche.
Un ulteriore limite è dato dai frequenti artefatti intenzionali o meno presenti al momento della rilevazione, utili per aumentare la concordanza tra i due osservatori.

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