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Scuola

I DAS: Disturbi specifici dell´apprendimento scolastico

La sezione di Psicolab.net dedicata all’argomento Psicologia e Scuola, non poteva non contenere una specifica area dedicata ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento. L’argomento infatti, risulta essere di estrema attualità e riteniamo importante e necessario contribuire ad una corretta informazione al riguardo, affinché le diverse professionalità che si trovano a contatto con i giovani studenti possano avere maggiori possibilità di intervento e siano in grado soprattutto di riconoscere le difficoltà e i disturbi precocemente. L’individuazione precoce delle difficoltà in ambito scolastico è senza dubbio importante, tuttavia si deve tenere presente il fatto che questo non significa occuparsi soltanto di studenti molto giovani, a volte significa anche trattare studenti di scuola superiore o studenti universitari se il problema è stato trascurato. Nell’ambito dell’individuazione precoce, ci preme sottolineare una prima, ma fondamentale, distinzione, quella tra Difficoltà e Disturbi di apprendimento.
Le Difficoltà di apprendimento riguardano quegli studenti che a scuola non vanno molto bene, che non stanno al passo con gli altri, che mostrano dei limiti non chiari; il problema di questi studenti cioè, non è ben definito e la sua stabilità non è certa. La maggior parte dei casi di difficoltà di apprendimento sono legati alla certificazione di un deficit intellettivo; in altre parole si tratta spesso di difficoltà conseguenti ad un ritardo mentale. Gli strumenti valutativi usati per riconoscere una situazione di deficit intellettivo sono la scala WISC-R in età scolare e le Matrici di Raven. Una volta calcolato il Quoziente Intellettivo quindi, ci si aspetta che tra questo quoziente cognitivo e quello degli apprendimenti (dato dalla valutazione delle prestazioni scolastiche) vi sia una certa corrispondenza. Se invece parliamo di Disturbi dell’apprendimento ci riferiamo a situazioni ben definite, che solitamente riguardano un aspetto specifico dell’apprendimento e che si manifestano con modalità circoscritte. “Si tratta di disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità in questione sono alterate già nelle fasi iniziali dello sviluppo. Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono dovuti ad una malattia cerebrale acquisita. Piuttosto si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva, legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione biologica. Come per la maggior parte degli altri disturbi dello sviluppo, queste condizioni sono marcatamente più frequenti nei maschi.” (OMS, 1992)
“Molte indagini epidemiologiche hanno evidenziato che i Disturbi dell’Apprendimento Scolastico costituiscono uno dei problemi più rilevanti sia in ambito psicopedagogico che in ambito medico-pediatrico. L’incidenza di tali disturbi, che solo da poco sono diventati oggetto di considerazione sistematica in Italia, riguarda una percentuale che va dal 5 al 10% della popolazione scolastica, a seconda dei criteri diagnostici utilizzati” (Prof. Cornoldi L.I.RI.P.A.C.). In media, quindi, in ogni classe ci sono da uno a due alunni con queste difficoltà (Tressoldi, Vio, 1996).
I soggetti con DAS, manifestano i loro problemi quando devono apprendere dei contenuti scolastici; solitamente all’ingresso della scuola si manifestano le prime difficoltà, che tuttavia non possono essere definite come disturbi fino alla seconda classe, si deve infatti lasciare il tempo al bambino di consolidare le abilità appena acquisite. Il DAS presenta 4 caratteristiche fondamentali:

  • è un disturbo che riguarda soggetti con quoziente intellettivo cognitivo nella norma;
  • è un disturbo che riguarda soggetti con prestazioni scolastiche significativamente più basse rispetto ai risultati attesi in base al Q.I. cognitivo; la discrepanza tra potenzialità cognitive e prestazioni effettive è elevata;
  • non sono individuabili cause evidenti di tipo emotivo e/o ambientale;
  • non sono ravvisabili deficit di tipo sensoriale o neurologico tali da spiegare da soli il processo di apprendimento deficitario.

I DAS si suddividono in specifici: quando i problemi evidenziati riguardano solo settori molto circoscritti (ad es. dislessia); misti quando le difficoltà riguardano più settori di apprendimento (ad es. sindrome dislessica); generalizzati quando le difficoltà riguardano quasi tutte le abilità scolastiche (in tal caso si parla anche di soggetti borderline cognitivi).
L’eziologia dei DAS non è del tutto nota, ma ricerche recenti fanno supporre che nella loro insorgenza giochino un ruolo fondamentale i fattori biologici; infatti si può notare una certa familiarità, un’insorgenza molto precoce e una persistenza marcata.
Nello specifico i Das principali sono:

  • DISTURBI DELLA LETTURA: nella forma di difficoltà di decodifica – dislessia – i problemi riguardano la strumentalità della lettura e quindi interessano le abilità di base; nella forma di difficoltà di comprensione invece i problemi riguardano abilità più complesse in quanto la comprensione è un processo articolato.
  • DISTURBI DELLA SCRITTURA: nella forma di correttezza prassico-motoria – disgrafia – , nella forma di correttezza ortografica – disortografia – si tratta di problemi riguardanti la strumentalità della scrittura ed in particolare gli automatismi coinvolti, nella forma di difficoltà di espressione scritta.
  • DISTURBI DELLA MATEMATICA: nella forma che riguarda gli automatismi di calcolo – discalculia -; nella forma che riguarda abilità più complesse – difficoltà di problem-solving -.
  • ALTRI DISTURBI: in questa categoria vengono compresi il Disturbo visuo-spaziale detto anche Sindrome Non Verbale, e il Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività.

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