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Il colloquio post-valutazione è un incontro privato tra il valutatore e il lavoratore, è l’occasione formale in cui viene fornito ai lavoratori un feedback, costruisce uno strumento importante per modificare migliorando il comportamento del dipendente sul lavoro. I lavoratori devono sapere a che livello si trovano e quali sono gli obiettivi che l’azienda si aspetta da loro. Il proble...

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Altre distorsioni si ottengono a causa dell’influenza di alcune caratteristiche, quali il sesso, la razza, la personalità del valutatore e del valutato, possono avere sul processo di valutazione. Da alcuni studi è emerso che i valutatori danno valutazioni migliori ai soggetti dello stesso sesso anche se l’effetto non è forte; altri evidenziano che i valutatori di sesso femminile tendono ad...

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Indipendentemente dalla tecnica utilizzata i metodi di giudizio spesso comportano una certa soggettività, perciò la valutazione può risultare distorta (l’inaccuratezza può essere causata dalla difficoltà di giudicare gli altri o dal non aver osservato una prestazione abbastanza a lungo o attentamente o si valuta su un campione inadeguato di comportamento). Gli errori più frequenti so...

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Con le scale di classificazione i lavoratori vengono classificati tramite l’espressione di un punteggio su una o più dimensioni di prestazione lavorativa (il valutatore giudica il grado con cui il lavoratore mostra un certo comportamento o possiede un certo tratto) o sulla prestazione generale. E’ importante che le dimensioni evidenziate dalla scala siano rilevanti per la prestazione in un pa...

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Nei lavori in cui esiste una forma di produzione un valutatore può raccogliere delle informazioni obiettive sulla quantità e qualità della prestazione, includendo anche il numero di errori, le lamentele o i clienti perduti; queste informazioni possono essere confrontate con standard di produttività per decidere se la prestazione di quella persona è soddisfacente o meno. Il vantaggio delle mis...

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La direzione sceglie il modello di valutazione coerente con la cultura aziendale -organizzativa esistente o che intende sviluppare. In seguito, solitamente, il valutatore è il supervisore più vicino al lavoratore in quanto conosce il lavoro del collaboratore, inoltre i lavoratori accetteranno la sua valutazione poiché la ritengono uno dei compiti del supervisore. Per i lavoratori che operano c...

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I datori di lavoro utilizzano le informazioni ottenute dalla valutazione delle prestazioni per: • Identificare i punti di forza e i punti di debolezza del dipendente; • Confrontare i lavoratori per ciò che riguarda i loro livelli di prestazione complessiva; • Documentare le decisioni assunte in merito agli sviluppi del personale; • Valutare e incrementare il sistem...

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In passato la valutazione era generalmente informale e spesso casuale. Oggi la maggior parte delle organizzazioni possiede ed utilizza alcuni tipi di valutazione formale. Invece applicare in azienda la valutazione delle prestazioni significa passare da valutazioni informali ed implicite a valutazioni formali esplicite; utilizzare modelli comuni anziché modelli personali; istituire un "processo "...

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Lo scopo dei test, delle interviste, dei moduli di impiego e di altri strumenti simili è quello di aiutare a discriminare i candidati che saranno probabilmente lavoratori produttivi e quelli che probabilmente non lo sarebbero. La discriminazione scorretta invece si basa su delle caratteristiche dell’aspirante, irrilevanti per il successo in quell’attività, come per esempio la sua religione,...

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Gli stereotipi sono pregiudizi di gruppo che tendono a rinforzare l´appartenenza al gruppo stesso. I pregiudizi fanno parte di noi, ce li abbiamo tutti: pregiudizi di classe, di sesso, di popolazione... Quello che conta è essere consapevole dei pregiudizi: il pregiudizio è una componente inevitabile di ogni valutazione. L’equazione personale è la tendenza a valutare gli altri secondo...

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