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La pratica dell’insegnare -cioè quella di far imparare gli altri- talvolta ci fa perdere di vista il fatto che anche gli insegnanti hanno bisogno di imparare e di rinnovare costantemente la propria competenza professionale. Considerando che i docenti rappresentano dei trasmettitori del sapere (uno degli strumenti attraverso cui i ragazzi si orientano nel mondo), è importante che siano in...

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L’individuo per sopravvivere deve adattarsi al proprio ambiente compiendo delle continue modifiche del proprio comportamento: questo è in un certo senso l’apprendimento! L’apprendimento non può essere riconducibile ad un´unica teoria, perché non tutto si apprende nello stesso modo o nelle stesse condizioni, sono molto importanti i fattori di contenuto, di situazione, oltre che la c...

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I contesti educativi sono tali quando producono insegnamento/apprendimento. Esistono tre tipologie di contesti educativi in cui il soggetto si imbatte nel corso della vita: prima di tutto la famiglia, poi la scuola e infine l’ambiente lavorativo. Dei contesti educativi formali per l’insegnamento ufficiale esplicito, fanno parte tutti i tipi di scuola con la rispettiva natura (laic...

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Saper interrogare significa saper attendere, anche tutta una vita. Un’epoca tuttavia per la quale non è reale se non ciò che va in fretta e si lascia concretamente afferrare considera l’interrogare “estraneo alla realtà”, qualcosa per cui “non torna conto”. Ma non è il conto l’essenziale, l’essenziale è il tempo opportuno, ossia il momento giusto e la debita perseveranza...

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Alla Ricerca Di Una Terminologia Adeguata. In passato termini come “idiota”, “ imbecille” e “handicappato” non avevano un significato offensivo, erano piuttosto ritenuti scientifici e in quanto tali utilizzati da medici, psichiatri, psicologi, per riferirsi ai vari livelli di ritardo mentale. Attualmente si preferisce non usare questi vocaboli, non perché siano scor...

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Gli studi sulla misurazione dell’intelligenza si interessano alle differenze individuali, focalizzando l’attenzione sul quanto dello sviluppo cognitivo piuttosto che sul che cosa, sul perché o sul come. Questo è stato storicamente il primo approccio allo studio dello sviluppo cognitivo, nato con i test che misuravano il quoziente intellettivo, che erano il rapporto tra età mentale, v...

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In Europa, alla fine degli anni ’80, si è sviluppato un filone di ricerche che aveva come oggetto la comprensione degli stati mentali altrui da parte dei bambini. Si tratta di rappresentazioni di intenzioni, credenze, desideri, ossia tutti quegli stati mentali che stanno dietro al comportamento osservabile guidando le interazioni e le interpretazioni. Il possesso di questa teoria ingenua, ci pe...

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Questa studiosa americana si pone l’obiettivo di spiegare quale sia lo sviluppo dei contenuti della conoscenza, ovvero come si evolve il sistema concettuale che racchiude tutte le conoscenze date dall’esperienza personale passata. Concetto chiave è quello di memoria a lungo termine, suddivisa in memoria episodica e memoria semantica. La memoria episodica incorpora la storia del...

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Per Bruner il funzionamento del cervello plasma la cognizione, ma la cultura ha la capacità di estendere il ragionamento oltre i suoi limiti naturali. Secondo questo autore tutti i processi mentali sono originati da un fondamento sociale e culturale, da una influenza dei simboli, delle ideologie, delle convenzioni; tutto ciò avviene per mezzo delle relazioni sociali di cui il bambino ha bisogno...

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La realtà è qui rappresentata da simboli e segni convenzionali, arbitrari e quindi non necessariamente somiglianti alla realtà; pensando al linguaggio, simbolo per eccellenza, ci accorgiamo che tra esso e la realtà esiste una mediazione data dal significato della parola. Quando il linguaggio viene interiorizzato, esso diviene strumento cognitivo, sistema di codifica della realtà molto flessib...

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